Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo - Celebrazione mobile

Gesù è asceso al cielo e siede alla destra di Dio, ma ha promesso che anche noi parteciperemo alla sua gloria.

Solennità dell’Ascensione
Celebriamo l'Ascensione di Gesù al Cielo, che avvenne il quarantesimo giorno dopo la Pasqua. In questa domenica ricorre, inoltre, la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Nella liturgia si narra l'episodio dell'ultimo distacco del Signore Gesù dai suoi discepoli, ma non si tratta di un abbandono, perché Egli rimane per sempre con loro - con noi - in una forma nuova. San Bernardo di Chiaravalle spiega che l'ascensione al cielo di Gesù si compie in tre gradi: "il primo è la gloria della risurrezione, il secondo il potere di giudicare e il terzo sedersi alla destra del Padre". Tale evento è preceduto dalla benedizione dei discepoli, che li prepara a ricevere il dono dello Spirito Santo, affinché la salvezza sia proclamata ovunque. Gesù stesso dice loro: "Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso".

Il Signore attira lo sguardo degli Apostoli - il nostro sguardo - verso il Cielo per indicare loro come percorrere la strada del bene durante la vita terrena. Egli, tuttavia, rimane nella trama della storia umana, è vicino a ciascuno di noi e guida il nostro cammino cristiano: è compagno dei perseguitati a causa della fede, è nel cuore di quanti sono emarginati, è presente in coloro a cui è negato il diritto alla vita. Possiamo ascoltare, vedere e toccare il Signore Gesù nella Chiesa, specialmente mediante la parola e i sacramenti. In questo tempo pasquale nelle parrocchie c'è una particolare esperienza dei Sacramenti: della Cresima, della Comunione, della Confessione. Questo ci invita a restare fedeli alla Parola di Dio e alla professione della fede, come pure ad accostarci ai Sacramenti, consapevoli di essere stati scelti e costituiti per testimoniare la Verità. C'è anche l'invito a utilizzare con saggezza i mezzi di comunicazione, per far conoscere la vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo.

Il Signore, aprendoci la via del Cielo, ci fa pregustare già su questa terra la vita divina. Un autore russo del Novecento (Florenskij), nel suo testamento spirituale, scriveva: "Osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell'animo, guardate le stelle o l'azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno,... intrattenetevi... col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete". Maria Ss. - siamo nel mese di maggio - ci aiuti a camminare nella fede su questa terra, orientati verso il Signore che è nei cieli.

“Uomini di Galilea, perché fissate nel cielo lo sguardo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore ritornerà”. Alleluia. (At 1,11)

Ascensione di Mons. Luigi Giussani
La giornata di oggi è l'inizio del nostro destino di uomini, ciò per cui ognuno di noi, l'umanità è stata fatta. Questo destino di felicità, armonia esuberante di tutto il cosmo per il Primo di noi si è già avverato. Egli è già nella felicità che sarà di tutti con il corpo nella scadenza che Dio fisserà. Il mistero dell'Ascensione segna questo inizio. Gli Apostoli senza capirlo bene, con un'adesione fedele, rimasero pieni di gioia. Con il cuore pieno, nella lontananza, anche noi sappiamo che è gioia. È mistero, ma mistero di gioia. Questo destino, il mistero di oggi, è ciò per cui Egli compì la Sua missione, restò nel silenzio, nel nascondimento di trent'anni, in quella lunga tensione, nella lotta con gente cattiva e ignorante, nella Sua morte. In ogni momento della Sua vita era questo giorno la componente ultima, visse per questo giorno, per porre così la parola fine. Destino Suo e per ognuno di noi, per ogni nostro corpo, per ogni nostra anima, così intero sarà questo mistero di Ascensione.
Ci sconcerta, è quasi un peso, quando la nostra coscienza si lascia così facilmente andare. Ogni volta che ci alziamo la mattina dovrebbe riapparirci questo mistero. Egli ascese al cielo per porre l'inizio al compimento del Suo regno. Per tutti si avveri questo regno. Nel primo svegliarsi - peso, disagio, lavoro da riprendere - ci deve venire in mente il destino di questa fatica, che razionalizzi la sensazione iniziale con cui ci svegliamo. «Mando voi fino agli estremi confini della terra». Andandosene come fenomeno umano, ha lasciato il compito a noi (per questo gli Atti chiamano a uno a uno per nome gli Apostoli), il compito di essere Sua carne, Sua parola, Sua presenza. Esiste con certezza la proclamazione della felicità dell'uomo - «Io sarò con voi fino alla fine dei tempi» -, miracolo di resurrezione, di tempra che si crea all'improvviso. Il corpo mistico di Cristo in noi continua.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28,19.20)
 
Preghiera
La tua ascensione al cielo, Signore, mi colma di gioia perché è finito per me il tempo di stare a guardare ciò che fai e comincia il tempo del mio impegno.
Ciò che mi hai affidato, rompe il guscio del mio individualismo e del mio stare a guardare
facendomi sentire responsabile in prima persona della salvezza del mondo.
A me, Signore, hai affidato il tuo Vangelo, perché lo annunciassi su tutte le strade del mondo.
Dammi la forza della fede, come ebbero i tuoi primi apostoli, così che non mi vinca il timore, non mi fermino le difficoltà, non mi avvilisca l'incomprensione, ma sempre e dovunque, io sia tua lieta notizia, rivelatore del tuo amore, come lo sono i martiri e i santi nella storia di tutti i popoli del mondo. Amen.

Preghiera per l'Ascensione
di Don Angelo Saporiti
Celebrare la tua ascensione, Signore, significa per me non guardare più in cielo ma volgere il mio sguardo alla terra.
Ora inizia il tempo del mio impegno, lo spazio della mia responsabilità di cristiano, il banco di prova della mia fiducia in te.
Tu, Signore, non mi lasci solo. Mi hai promesso di camminare con me e con chiunque cerchi di costruire un mondo più giusto, una chiesa più umana, una società più solidale.
Mi chiedi solo una cosa: amare te nel volto delle persone che ho accanto.
Dammi la forza della fede, togli dal mio cuore le paure, fa' che non mi fermino le difficoltà e non permettere mai che mi deprimano gli insuccessi.
Ma sempre e dovunque, concedimi di essere canale trasparente della tua grazia, riflesso scintillante del tuo grande amore. Amen.
 
Vangelo
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