Corpus Domini - Celebrazione mobile

«Io sono il Pane vivo disceso dal Cielo, dice il Signore. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,51)

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Con il suo sacro nutrimento egli offre rimedio di immortalità e pegno di risurrezione.
Oggi la Chiesa festeggia il mistero del Corpo e del Sangue di Cristo. Ricordiamo sin dall'Antico Testamento il dono della manna del deserto, simbolo dell’Eucaristia, quale cibo nel cammino della nostra vita, soprattutto nei momenti più duri e difficili. Il vagabondare nel deserto da parte di Israele è figura della nostra esistenza: un cammino segnato dalla minaccia della morte, nel quale non viene meno il desiderio della terra promessa. Ma ecco il miracolo: Dio si fa vicino, il cielo scende sulla terra. Dio si è fatto carne: in che modo questo evento cambia la nostra vita? Come trovare Cristo in quel frammento? Ce lo dice Paolo: «Il pane che noi spezziamo, è comunione con il corpo di Cristo». E in modo più esplicito Gesù: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui». È vero, Cristo si è fatto piccolo, fino quasi a scomparire in quel pezzetto di pane perché vuole che noi stessi diventiamo il suo corpo! Signore grazie, perché hai scelto di rimanere con noi, per continuare a nutrire la nostra vita con la tua presenza.

I Santi e l'Eucaristia
  1. Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi: nutrici e difendici, portaci ai beni eterni nella terra dei viventi.
  2. Una sola comunione ben fatta è capace di farci sentire santi e perfetti. San Francesco di Sales
  3. Tutti i passi che uno fa per recarsi ad ascoltare la Santa Messa sono da un Angelo numerati, e sarà concesso da Dio un sommo premio in questa vita e nell’eternità. Sant’Agostino d’Ippona
  4. Dio non ci tira fuori dalle onde pericolose, ma può darci coraggio dentro le tempeste. Ermes Ronchi
  5. Può essere bello, ma non è certo facile farsi pane. Significa che non puoi più vivere per te, ma per gli altri. Significa che devi essere disponibile, a tempo pieno. Significa che devi avere pazienza e mitezza, come il pane che si lascia impastare, cuocere e spezzare. Significa che devi essere umile, come il pane, che non figura nella lista delle specialità; ma è sempre lì per accompagnare. Significa che devi coltivare la tenerezza e la bontà, perché così è il pane, tenero e buono. R. Prieto
  6. Che cos'è il pane consacrato? Corpo di Cristo. E che cosa diventano coloro che si comunicano? Corpo di Cristo. Non molti corpi: “un Corpo solo, quello di Cristo”. San Giovanni Crisostomo
  7. L’Eucaristia è l’amore che supera tutti gli amori nel cielo e sulla terra. San Bernardo di Chiaravalle
  8. Se, quando era nel mondo, Gesù guariva gli infermi anche con il semplice tocco delle vesti, come non pensare che farà miracoli, quando viene dentro di noi, nella nostra casa, con la Santa Eucaristia? Santa Teresa d’Avila
  9. Come la farfalletta notturna gira attorno alla luce della fiamma e poi si brucia in essa, così l’anima giri pure intorno, anzi dentro a quel lume divino. Gesù la bruci del suo amore, per farla rivivere con il Santo Sacramento. San Paolo della Croce
  10. La persona che si è comunicata bene ha Dio in sé, è piena di Dio. Non farà più azioni sue, ma farà azioni di Gesù; servirà i malati con la carità di Gesù. San Vincenzo de Paoli
  11. So io il bene che mi ha fatto la santa Comunione! Provate anche voi a frequentarla e vedrete che sarete costretti a dire altrettando. Tutte le anime sante ricevettero la santità, l’amore, la pazienza, dalla santa Comunione. San Giuseppe B. Cottolengo
  12. Nelle perplessità, dubbi e malinconie, non state lì a gemere o sospirare, ma portatevi davanti al Santissimo. Qui, qui aprite il vostro cuore! Egli saprà consolarvi più che tutte le creature insieme. San Giuseppe B. Cottolengo
  13. Cristo, che ci dai il farmaco dell’immortalità e il pegno della risurrezione, dona la salute agli infermi e il perdono ai peccatori. (Liturgia Ambrosiana)
  14. Non siamo soli, finché c’è un tabernacolo sulla terra. Chiara Lubich
  15. Se tu soffri e il tuo soffrire è tale che t’impedisce ogni attività, ricordati della Messa. Nella Messa Gesù, oggi come allora, non lavora, non predica: Gesù si sacrifica per amore.
  16. Nella vita si possono fare tante cose, dire tante parole, ma la voce del dolore, magari sorda e sconosciuta gli altri, del dolore offerto per amore, è la parola più forte, quella che ferisce il Cielo.
  17. Se tu soffri, immergi il tuo dolore nel suo: dì la tua Messa; e se il mondo non comprende non ti turbare: basta ti capiscano Gesù, Maria, i santi: vivi con loro e lascia scorrere il tuo sangue a beneficio dell’umanità: come Lui. La Messa! Troppo grande per essere capita! La sua, la nostra Messa. Chiara Lubich
  18. E’ inconcepibile, è straordinario, è qualcosa che incide sempre più profondamente nel mio animo quel tuo stare lì in silenzio nel tabernacolo. Vengo in chiesa la mattina e lì ti trovo.
  19. Corro in chiesa quando t’amo e lì ti trovo.
  20. Ci passo per caso o per abitudine o per rispetto e lì ti trovo. Ed ogni volta mi dici una parola, mi rettifichi un sentimento, vai componendo in realtà con note diverse un unico canto, che il mio cuore sa a memoria e mi ripete una parola sola: eterno amore.
  21. Oh! Dio, non potevi inventare di meglio.
  22. Quel tuo silenzio in cui il chiasso della nostra vita si smorza, quel palpito silenzioso che ogni lacrima assorbe; quel silenzio.... quel silenzio, più sonoro d’un angelico concento; quel silenzio che alla mente dice il Verbo, al cuore dona il balsamo divino; quel silenzio in cui ogni voce si ritrova incanalata, ogni prece si risente trasformata; quella tua presenza arcana....
  23. Lì è la vita, lì è l’attesa; lì il nostro piccolo cuore riposa, per riprendere senza posa il suo cammino. Chiara Lubich 
  24. Sappi, figlia mia, che quando nella S. Comunione vengo in un cuore umano, ho le mani piene di grazie di ogni genere e desidero donarle all'anima, ma le anime non mi prestano nemmeno attenzione, Mi lasciano solo e si occupano di altro. Santa Faustina Kowalska
  25. Quando lo ricevi, digli: Signore, spero in Te; ti adoro, ti amo, aumenta la mia fede. Sii il sostegno della mia debolezza, Tu che sei rimasto nell'Eucaristia, inerme, per porre rimedio alla debolezza delle creature. San Josemaría Escrivá 
  26. Fratelli e sorelle: sequela, comunione, condivisione. Preghiamo perché la partecipazione all’Eucaristia ci provochi sempre: a seguire il Signore ogni giorno, ad essere strumenti di comunione, a condividere con Lui e con il nostro prossimo quello che siamo. Allora la nostra esistenza sarà veramente feconda. Amen. Papa Francesco
  27. L’Eucaristia è il Sacramento del Dio che non ci lascia soli nel cammino, ma si pone al nostro fianco e ci indica la direzione. Benedetto XVI
  28. L’Eucarestia è passare dalla nostra tristezza all’Amore che Gesù ci comunica. Non ti lamentare di non sapere amare, Gesù in te, è l’Amore con il Suo Spirito, unisciti a Lui e ricevi Amore. Così passano le paure. E’ parola di Dio che: "L’amore scaccia il timore". Padre Pino Isoardi
  29. Quando lo ricevi, digli: Signore, spero in Te; ti adoro, ti amo, aumenta la mia fede. Sii il sostegno della mia debolezza, Tu che sei rimasto nell'Eucaristia, inerme, per porre rimedio alla debolezza delle creature. San Josemaría Escrivá 
  30. ...« che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua? Ovvero, che può dar l'uomo in cambio della sua anima? » (Matth. 16-26). Ora l'anima non può vivere senza respirare, non può vivere senza nutrirsi; e il respiro dell'anima è la preghiera, il suo nutrimento è l'Eucaristia. Pio XII
  31. In questa piccola ostia c'è la risposta alle interrogazioni più lancinanti degli uomini, la risposta a quella sete di gioia e di amore che ognuno porta nel suo cuore. Giovanni Paolo II
  32. Stando calmi e silenziosi, e possibilmente a lungo, davanti a Gesù Eucaristia, si percepiscono i suoi desideri su di noi, si depongono i nostri progetti per far posto a quelli di Cristo. La luce di Dio penetra a poco a poco nel cuore. E lo risana. Padre Raniero Cantalamessa
  33. Ricordando che tutto nasce dall’adorazione, non mettendo da parte l’eucaristia, ma ponendola al centro della propria vita  e di quella del mondo. La “vera gioia” per ogni uomo è “riconoscere che il Signore rimane tra noi, compagno fedele del nostro cammino”. Padre Bernardo Cervellera
  34. Quì c'è il tesoro della Chiesa, il cuore del mondo, il pegno del traguardo a cui ogni uomo, anche inconsapevolmente anela; nell'umile segno del pane e del vino, Cristo cammina con noi, quale nostra forza e nostro viatico, e ci rende per tutti testimoni di speranza. Giovanni Paolo II
  35. L’Eucaristia è la più grande di tutte le meraviglie operate dal Cristo, il mirabile documento del suo immenso amore per gli uomini. San Tommaso
  36. Il Signore ci accorda tutto quello che nella Santa Messa gli domandiamo, e ciò che è più, ci dà quello che noi non pensiamo neppure dl chiedere e che ci è pur necessario. San Girolamo
  37. L’Eucaristia è il Sacramento del Dio che non ci lascia soli nel cammino, ma si pone al nostro fianco e ci indica la direzione. Benedetto XVI
  38. Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità": dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. Rimani con noi, Signore! Rimani con noi! Amen. Giovanni Paolo II
  39. Amate la Messa, figli miei, amate la Messa. Fate la comunione con fame, anche se siete freddi e pieni di aridità: fate la comunione con fede, con speranza, con ardente carità. San Josemaría Escrivá
  40. Se ti rattrista il vento gelido dell'invidia, ricorri al Pane degli Angeli, e nel tuo cuore spunterà rigogliosa la carità.
  41. Se in te arde la febbre dell'avarizia, cibati di questo Pane, e imparerai la generosità.
  42. Se il veleno dell'orgoglio ti gonfia, ricorri all'Eucaristia; e il Pane sotto le cui apparenze si è annichilito il tuo Signore, t'insegnerà l'umiltà. San Cirillo di Gerusalemme
  43. Mi piace chiamare il Tabernacolo carcere d'amore! Da venti secoli Egli è lì... volontariamente prigioniero!, per me, e per tutti. San Josemaría Escrivá
  44. Gesù è rimasto nell'Ostia Santa per noi! Per restare al nostro fianco, per sostenerci, per guidarci. E l'amore lo si ripaga unicamente con l'amore. Come non ricorrere al Tabernacolo, ogni giorno, sia pure per pochi minuti, per portargli il nostro saluto e il nostro amore di figli e di fratelli?  San Josemaría Escrivá   
  45. Tutti hanno bisogno della Comunione: i buoni per mantenersi buoni e i cattivi per farsi buoni. S. Giovanni Bosco
  46. Chi non va alla Comunione col cuore vuoto di affetti mondani e non si getta generosamente nelle braccia di Gesù, non produce i frutti che sono propri della Santa Comunione. San Giovanni Bosco
  47. «Stavo contemplando Gesù Eucaristico: prima che io lo pensi, Egli ha già pensato a me, prima che io lo cerchi, egli ha già cercato me, prima che io lo raggiunga, egli ha già raggiunto me, prima che io lo possegga, egli ha già posseduto me». Fra Cecilio Maria
  48. Cerca l'unione con Dio e riempiti di speranza  virtù sicura!, perché Gesù ti illuminerà, anche nella notte più oscura, con le luci della sua misericordia. San Josemaría Escrivá
Preghiere
Signore Gesù, Tu sei il Pane vivo, Tu sei il pane di Dio, Tu sei il Pane disceso dal cielo, Tu sei il Pane per essere mio cibo.
Quando mi accosto a Te nella comunione, fa’ che comprenda la profondità di questo mistero! Tu sei sempre pronto ad incontrarmi: fa’ che io cammini verso di Te, fa’ che io permetta di essere attratto da Te. Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità, perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore, e da questo mondo condurmi al Padre. Quando vieni a me nella comunione, illuminami per capire che mi sto sottomettendo alla tua azione divina. Donami la capacità di scoprire di essere faccia a faccia con il mistero del tuo amore per me. Fammi comprendere la tua chiamata, quella vocazione personale, ineffabile e misteriosa, a divenire una “cosa sola con Te e il Padre”. Radica in me la convinzione di appartenere a Te, di essere tuo possesso. Conferma in me il tuo dono, il dono completo di Te stesso a me! Si, o Signore, voglio appartenere a Te, così da poter dire con l’apostolo Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.

Và, dillo a Gesù
Se il mesto tuo cuore, in mezzo alla prova, fra pene e dolori la pace non trova; se è priva d’incanto la tua vita quaggiù, non piangere tanto.... va’, dillo a Gesù.
Se forti legami tu devi spezzare, se quelli che ami tu devi lasciare, se misera e sola non trovi quaggiù chi pianga il tuo dolor..... va’, dillo a Gesù.
Va’, dillo a Lui solo, a Lui che perdona, che legge nel cuore, che pace ridona, e tutto comprende perché ebbe quaggiù le pene più atroci: ... va’, dillo a Gesù.Se hai dolori ed affanni che nessuno comprende oppur disinganni e pene tremende, nascondi il dolore a tutti quaggiù: va’, dillo a Lui solo.... va’, dillo a Gesù.
Le ansie, i dolori, le gioie del bene, i dubbi del cuore, le angustie e le pene, i torti sovente patiti quaggiù, va’, dillo a Lui solo..... va’, dillo a Gesù.
 
Vangelo