06 gennaio

Epifania del Signore Solennità

"O Astro, che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia, vieni, e illumina chi giace nelle tenebre, e nell'ombra di morte".

I Re Magi
I Re Magi non giunsero a mani vuote a Betlemme, per il Re dell’Universo, che si manifestava al mondo (Epifania), avevano preparato dei doni, che presentarono con immenso onore: l’oro, che indica la regalità di Gesù; l’incenso, il suo sacerdozio; la mirra, usata nella preparazione dei corpi per la sepoltura, l’espiazione dei peccati attraverso la morte.

 Ed ecco la stella
«Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra» (Mt. 2, 9-11). Come i pastori erano stati chiamati dall’angelo a partecipare della Gloria di Dio e della pace degli uomini, così ora i Magi, esperti astronomi, venivano guidati dalla stella per partecipare anch’essi all’evento che ha mutato storia e destini.

La manifestazione
Leggiamo da sant’Agostino: «Da pochissimi giorni abbiamo celebrato il Natale del Signore, in questi giorni celebriamo con non minore solennità la sua manifestazione, con la quale cominciò a farsi conoscere dai pagani… Era nato colui che è la pietra angolare, la pace fra provenienti dalla circoncisione e dalla incirconcisione, perché si unissero in lui che è la nostra pace e che ha fatto dei due un popolo solo. Tutto questo è stato prefigurato per i Giudei nei pastori, per i pagani nei Magi… I pastori giudei sono stati condotti a lui dall’annuncio di un angelo, i Magi pagani dall’apparizione di una stella» (Sermone 201,1; PL 38 1031).

Dio con noi
L’Epifania, dunque, celebra l’universalità della Chiesa: Emmanuele, «Dio con noi», è giunto in terra per chiamare ognuno alla Verità e per indicare la strada per raggiungerla e salvarsi. I Re Magi, che appartenevano alla casta sacerdotale ereditaria della religione zoroastriana, hanno creduto nei segni celesti, «i cieli narrano la gloria di Dio» (Sal. 19, 2), li hanno saputi decifrare e con immensa gioia si sono genuflessi a Cristo Re.

Universalità della Chiesa
Non hanno proposto alla Madonna e a san Giuseppe di educare il Bambino Divino nella loro religione, ma si sono sottomessi al Pargolo celeste; non hanno cercato un dialogo, un confronto, uno scambio di opinioni; non hanno neppure portato la loro esperienza o le loro interpretazioni, questi sapienti si sono umilmente prostrati alla Verità, all’Amore, alla Bellezza che avevano dinnanzi. L’Epifania perciò celebra non l’ecumenismo, bensì l’universalità della Chiesa, ovvero la chiamata dei gentili alla Fede. E il posto della stella è stato preso dal Vangelo, che invita ancora alla conversione di tutte le genti a Cristo, l’Unto di Dio.

"Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta". - Socrate

Preghiere per l'Epifania
O Dio vivo e vero, che hai svelato l'incarnazione del tuo Verbo con l'apparizione di una stella e hai condotto i Magi ad adorarlo e a portargli generosi doni, fa' che la stella della giustizia non tramonti nel cielo delle nostre anime, e il tesoro da offrirti consista nella testimonianza della vita. Amen.

Lo splendore della tua gloria, o Dio, illumini i cuori perché, camminando nella notte del mondo, alla fine possiamo arrivare alla tua dimora di luce. Amen.

Donaci, o Padre, l'esperienza viva del Signore Gesù che si è rivelato alla silenziosa meditazione dei Magi e all'adorazione di tutte le genti; e fa' che tutti gli uomini trovino verità e salvezza nell'incontro illuminante con lui, nostro Signore e nostro Dio. Amen.

Si manifesti anche a noi, o Dio onnipotente, il mistero del Salvatore del mondo, rivelato ai Magi sotto la guida della stella,e cresca sempre più nel nostro spirito. Amen.

Preghiera ai Re Magi
O perfettissimi adoratori del neonato Messia, Santi Magi, veri modelli del cristiano coraggio,
che nulla vi sgomentò del gravoso viaggio e che prontamente al segno della stella
seguiste le divine aspirazioni, ottenete a noi tutti la grazia che a vostra imitazione s'abbia sempre di andare a Gesù Cristo e di adorarlo con viva fede quando entriamo nella sua casa,
e gli offriamo continuamente l'oro della carità, l'incenso dell'orazione, la mirra della penitenza, e non decliniamo giammai dalla strada della santità, che Gesù ci ha insegnato così bene col proprio esempio, prima ancora che con le proprie lezioni; e fate, o Santi Magi, che ci si possa meritare dal Divin Redentore le sue elette benedizioni qui sulla terra ed il possedimento poi della gloria eterna. Così sia. Tre Gloria.