Quando non si ha più niente da dare perché si è dato tutto, allora si diventa capaci di veri doni. (Don Primo Mazzolari)
Richiamato in patria dal padre che lo voleva far apostatare, si rifugiò a Ravenna, dove fu ordinato sacerdote. Verso il 373, essendo morto il vescovo di Lodi, fu scelto a succedergli.
Bassiano fece edificare una chiesa dedicata ai Santi Apostoli, consacrandola nel 380 alla presenza di sant'Ambrogio di Milano e di san Felice di Como, e che piu tardi prese il suo nome.
Partecipò nel 381 al concilio di Aquileia e, probabilmente, nel 390 a quello di Milano, nel quale fu condannato Gioviniano. La sua firma si trova insieme con quella di sant'Ambrogio nella lettera sinodica inviata al papa Siricio. Nel 397 assisté alla morte e ai funerali dello stesso sant'Ambrogio, del quale era amico.
Morì nel 409, forse il 19 febbraio, e fu sepolto nella sua cattedrale. Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono portate a Milano, dove rimasero fino al 1163, anno in cui tornarono a Lodi ricostruita dal Barbarossa. (Avvenire)
Preghiera nel XVI centenario a San Bassiano
Patrono della diocesi di Lodi
San Bassiano nostro vescovo e patrono, con la voce riconoscente di sedici secoli di storia, ti preghiamo: cammina ancora con noi sulla strada luminosa che hai tracciata con la sicurezza del grande pastore, nel solco della terra laudense.
San Bassiano, vescovo e fratello, con quest’anno giubilare vogliamo tornare alle radici della fede che hai seminata a piene mani in mezzo al tuo popolo, custodendo la comunità diocesana in un lunga storia di santità.
Guidaci ancora nel nostro tempo: ad interpretare da protagonisti le sfide della società, a ridisegnare, alla luce del vangelo, un popolo sempre nuovo rigenerato nella Parola di salvezza e fortificato dalla comunione nell’unico Pane di Vita.
Cammina con i sacerdoti con le religiose e i laici, con i piccoli e gli adulti, con i giovani delle nostre comunità per aiutarci ad aprire il cuore e la mente, alla stupenda e drammatica avventura umana e cristiana, ad una fervente speranza, per un bene duraturo e fecondo.
Continua San Bassiano a scandire con la tua intercessione il ritmo della fede nei nostri giorni contro la facile corruzione delle coscienze, contro la debole volontà di conversione, contro i compromessi pericolosi col male.
Riaccendi in noi il gusto della riconciliazione, della paziente conversione del cuore, della sana inquietudine per le proprie colpe: nell’esperienza inesauribile del perdono che è misericordia infinita del Padre.
La memoria del tuo santo ministero, tuttora operante nella nostra terra, ci ottenga indulgenza e benedizione dal Cielo. Amen
Breve biografia
San Bassiano, nato a Siracusa verso il 320 da Sergio, prefetto della città, fu mandato a Roma per completarvi gli studi. Qui, convertito alla religione cristiana da un sacerdote di nome Giordano, ricevette il battesimo.Richiamato in patria dal padre che lo voleva far apostatare, si rifugiò a Ravenna, dove fu ordinato sacerdote. Verso il 373, essendo morto il vescovo di Lodi, fu scelto a succedergli.
Bassiano fece edificare una chiesa dedicata ai Santi Apostoli, consacrandola nel 380 alla presenza di sant'Ambrogio di Milano e di san Felice di Como, e che piu tardi prese il suo nome.
Partecipò nel 381 al concilio di Aquileia e, probabilmente, nel 390 a quello di Milano, nel quale fu condannato Gioviniano. La sua firma si trova insieme con quella di sant'Ambrogio nella lettera sinodica inviata al papa Siricio. Nel 397 assisté alla morte e ai funerali dello stesso sant'Ambrogio, del quale era amico.
Morì nel 409, forse il 19 febbraio, e fu sepolto nella sua cattedrale. Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono portate a Milano, dove rimasero fino al 1163, anno in cui tornarono a Lodi ricostruita dal Barbarossa. (Avvenire)
Più che offerte e sacrifici, Dio vuole da noi l’obbedienza alla sua volontà.
Preghiera nel XVI centenario a San Bassiano
Patrono della diocesi di Lodi
San Bassiano nostro vescovo e patrono, con la voce riconoscente di sedici secoli di storia, ti preghiamo: cammina ancora con noi sulla strada luminosa che hai tracciata con la sicurezza del grande pastore, nel solco della terra laudense.
San Bassiano, vescovo e fratello, con quest’anno giubilare vogliamo tornare alle radici della fede che hai seminata a piene mani in mezzo al tuo popolo, custodendo la comunità diocesana in un lunga storia di santità.
Guidaci ancora nel nostro tempo: ad interpretare da protagonisti le sfide della società, a ridisegnare, alla luce del vangelo, un popolo sempre nuovo rigenerato nella Parola di salvezza e fortificato dalla comunione nell’unico Pane di Vita.
Cammina con i sacerdoti con le religiose e i laici, con i piccoli e gli adulti, con i giovani delle nostre comunità per aiutarci ad aprire il cuore e la mente, alla stupenda e drammatica avventura umana e cristiana, ad una fervente speranza, per un bene duraturo e fecondo.
Continua San Bassiano a scandire con la tua intercessione il ritmo della fede nei nostri giorni contro la facile corruzione delle coscienze, contro la debole volontà di conversione, contro i compromessi pericolosi col male.
Riaccendi in noi il gusto della riconciliazione, della paziente conversione del cuore, della sana inquietudine per le proprie colpe: nell’esperienza inesauribile del perdono che è misericordia infinita del Padre.
La memoria del tuo santo ministero, tuttora operante nella nostra terra, ci ottenga indulgenza e benedizione dal Cielo. Amen
Inno a San Bassiano
Nella terra bagnata dal sangue dei martirivzolla feconda del campo di Cristo, tra fiori purpurei candido di grazia, risplendi Bassiano. Te pastore del gregge che palpita d’anime, padre di figli che aspirano al cielo, te in mezzo al tuo popolo vincolo e maestro d’amore, preghiamo.- Volgi lo sguardo dal cielo, veglia sulla feconda vigna: cresca e fiorisca rigogliosa, quale tu la volesti per divin consiglio.
- Volgi lo sguardo dal cielo, veglia sulla feconda vigna: cresca e fiorisca rigogliosa, quale tu la volesti per divin consiglio.
- Volgi lo sguardo dal cielo, veglia sulla feconda vigna: cresca e fiorisca rigogliosa, quale tu la volesti per divin consiglio.