18 febbraio

Beato Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico Domenicano Patronato: Artisti

“Religioso osservante e innamorato del divino, visse la religione trasfondendola nelle pitture, contemplando le quali la mente e il cuore sono tratti a pensieri e propositi santi. Per questo l’Angelico è un artista cristiano completo, è il modello insuperato di quell’armonia di vita e di arte che ogni artista cristiano, degno di questo nome, può proporsi” . Mons. Giovanni Fallani

Biografia
Questa soave e genialissima figura di Frate Predicatore fu un dono magnifico fatto da Dio all’Ordine.
Guido o Guidolino, figlio di Pietro, nacque a Vicchio di Mugello in Toscana alla fine del XIV° secolo e fin da giovane fu pittore in Firenze.

Beato Angelico
Quando sentì la vocazione, insieme al fratello Benedetto, si presentò al convento domenicano di Fiesole. Ordinato sacerdote assunse il nome di Fra Giovanni da Fiesole, ma subito dopo la sua morte fu usanza comune chiamarlo “Beato Angelico”.

Santo e artista
L’azione di santo e di artista del giovane si svolse mirabilmente nel clima di alta perfezione spirituale e intellettuale trovato nel chiostro. Le sante austerità, gli studi profondi, la perenne elevazione dell’anima a Dio, affinarono il suo spirito e gli aprirono orizzonti sconfinati. Così preparato, da buon Frate Predicatore, poté anch’egli dare agli altri il frutto della propria contemplazione e dar vita, col suo magico pennello, al più sacro dei poemi, narrando ai fratelli la divina storia della nostra salvezza. I suoi Crocifissi, le sue Madonne, i suoi Santi sono una predica che risuona nei secoli. Anima di una semplicità evangelica, seppe vivere col cuore in cielo, pur consacrandosi a un intenso lavoro.

Sue sono molte pale d’altare a Fiesole (1425-1438) e le celle, i corridoi, l’aula capitolare e i chiostri del Convento di San Marco a Firenze (1439-1445). Recatosi a Roma, su invito di Papa Eugenio IV, dipinse nella Basilica di San Pietro e nei Palazzi Vaticani, e dal 1445 al 1449, per Papa Niccolò V la sua cappella privata e lo studio in Vaticano.

Il Papa gli offrì la Sede Vescovile di Firenze, che energicamente rifiutò, persuadendo il Pontefice a nominare il confratello Sant’Antonino. Fu da Dio chiamato al premio eterno il 18 febbraio 1455 a Roma, nel convento di Santa Maria sopra Minerva, dove il suo corpo è ancora conservato nella attigua Basilica Domenicana. A suo onore, e per la promozione dell’arte sacra, Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982 ha concesso il suo culto liturgico a tutto l’Ordine e il 18 febbraio 1984 lo ha proclamato Patrono Universale degli Artisti. (Franco Mariani)

Preghiera al Beato Angelico
O beato Angelico, che dal cielo segui gli artisti di tutto il mondo, ti preghiamo perché intercedi presso il Padre affinché ogni artista cresca in santità di vita, attento ai segni dei tempi e al proprio ingegno creativo.
Ti preghiamo per gli artisti, perché sappiano crescere nella Chiesa insieme a Cristo e camminare incontro a lui e la sua divina misericordia nelle forme dell’arte e in attesa del gusto di contenerlo nel cielo.
Per tua intercessione, sappiano gli artisti di ogni arte e cultura contemplare, nel mistero di Cristo incarnato e redentore, il modello per testimoniare il Vangelo e rappresentarlo nelle opere, dopo aver riscoperto in se stessi l’intima presenza di Dio.
Intercedi perché ogni artista impari a ringraziare il Signore per tutti i doni di grazia e imitare il tuo mistico raccoglimento, così da impegnarsi al servizio delle arti.
Intercedi anche per gli artisti defunti, perché nello splendore della gloria di Dio, essi vengano ricompensati di quanto di sacro, durante la vita terrena, hanno fatto pregustare con le loro opere.
Ti chiediamo, infine, di aiutarci a illuminare la nostra mente e di riscaldare il nostro cuore per mantenere lo stupore della nostra fedeltà a Cristo e realizzarlo ogni giorno nella Chiesa.
Sostienici nello sperimentare i tratti della verità, della bellezza e della bontà del Signore e contemplare il fascino del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.