Marta disse a Gesù: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, che sei venuto nel mondo”. (Gv 11,27)
Marta, sorella di Maria e di Lazzaro di Betania
Nella loro casa ospitale Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. In occasione di una di queste visite conosciamo Marta.
Il Vangelo ce la presenta come la donna di casa, sollecita e indaffarata per accogliere degnamente il gradito ospite, mentre la sorella Maria preferisce starsene quieta in ascolto delle parole del Maestro.
L'avvilita e incompresa professione di massaia è riscattata da questa santa fattiva di nome Marta, che vuol dire semplicemente «signora».
Marta ricompare nel Vangelo nel drammatico episodio della risurrezione di Lazzaro, dove implicitamente domanda il miracolo con una semplice e stupenda professione di fede nella onnipotenza del Salvatore, nella risurrezione dei morti e nella divinità di Cristo, e durante un banchetto al quale partecipa lo stesso Lazzaro, da poco risuscitato, e anche questa volta ci si presenta in veste di donna tuttofare. I primi a dedicare una celebrazione liturgica a S. Marta furono i francescani, nel 1262. (Avvenire)
Con fiducia ci rivolgiamo a te. Vi confidiamo le nostre difficoltà e sofferenze.
Aiutaci a riconoscere nella nostra esistenza la presenza luminosa del Signore, e ad accoglierlo come tu l'hai ospitato e servito nella casa di Betania.
Con la tua testimonianza, pregando e operando il bene hai saputo combattere il male; aiuta anche noi a respingere cio che è male, e tutto ciò che vi conduce.
Aiutaci a vivere i sentimenti e gli atteggiamenti di Gesù e a rimanere con Lui nell'amore del Padre, per diventare costruttori di pace e di giustizia, sempre pronti ad accogliere e soccorrere gli altri.
Proteggi le nostre famiglie, sostieni il nostro cammino e mantieni ferma la nostra speranza in Cristo, risurrezione di via.
Marta, sorella di Maria e di Lazzaro di Betania
Nella loro casa ospitale Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. In occasione di una di queste visite conosciamo Marta.
Il Vangelo ce la presenta come la donna di casa, sollecita e indaffarata per accogliere degnamente il gradito ospite, mentre la sorella Maria preferisce starsene quieta in ascolto delle parole del Maestro.
L'avvilita e incompresa professione di massaia è riscattata da questa santa fattiva di nome Marta, che vuol dire semplicemente «signora».
Marta ricompare nel Vangelo nel drammatico episodio della risurrezione di Lazzaro, dove implicitamente domanda il miracolo con una semplice e stupenda professione di fede nella onnipotenza del Salvatore, nella risurrezione dei morti e nella divinità di Cristo, e durante un banchetto al quale partecipa lo stesso Lazzaro, da poco risuscitato, e anche questa volta ci si presenta in veste di donna tuttofare. I primi a dedicare una celebrazione liturgica a S. Marta furono i francescani, nel 1262. (Avvenire)
Preghiera a Santa Marta
O santa Marta, donna della Palestina e donna del Vangelo, tu hai ricevuta la grazia di poter conoscere il nostro Signore Gesù Cristo ed hai potuto gioire della sua presenza.Con fiducia ci rivolgiamo a te. Vi confidiamo le nostre difficoltà e sofferenze.
Aiutaci a riconoscere nella nostra esistenza la presenza luminosa del Signore, e ad accoglierlo come tu l'hai ospitato e servito nella casa di Betania.
Con la tua testimonianza, pregando e operando il bene hai saputo combattere il male; aiuta anche noi a respingere cio che è male, e tutto ciò che vi conduce.
Aiutaci a vivere i sentimenti e gli atteggiamenti di Gesù e a rimanere con Lui nell'amore del Padre, per diventare costruttori di pace e di giustizia, sempre pronti ad accogliere e soccorrere gli altri.
Proteggi le nostre famiglie, sostieni il nostro cammino e mantieni ferma la nostra speranza in Cristo, risurrezione di via.