25 agosto

San Giuseppe Calasanzio Sacerdote Patrono Universale di tutte le scuole popolari cristiane del mondo

Chi non ha spirito per insegnare ai poveri, non ha la vocazione del nostro Istituto. 

Biografia
Nato nel 1557 a Peralta de la Sal, in Spagna, Giuseppe diventa sacerdote a ventisei anni. Ricopre importanti mansioni in diverse diocesi spagnole. A Roma, colpito dalla miseria in cui vivevano i ragazzi abbandonati, fonda un nuovo ordine religioso con l'obiettivo di dare un'istruzione ai più poveri e combattere così l'analfabetismo, l'ignoranza e la criminalità.

Nascono le «Scuole Pie» e i suoi religiosi vengono chiamati «scolopi». Scrive il santo: «È missione nobilissima e fonte di grandi meriti quella di dedicarsi all'educazione dei fanciulli, specialmente poveri, per aiutarli a conseguire la vita eterna. Chi si fa loro maestro e, attraverso la formazione intellettuale, s'impegna a educarli, soprattutto nella fede e nella pietà, compie in qualche modo verso i fanciulli l'ufficio stesso del loro angelo custode, ed è altamente benemerito del loro sviluppo umano e cristiano».

Giuseppe muore il 25 agosto del 1648; è canonizzato nel 1767 e nel 1948 è dichiarato da papa Pio XII «patrono Universale di tutte le scuole popolari cristiane del mondo». Oggi l'ordine degli Scolopi è presente in 4 continenti e 32 paesi. (Avvenire)

Pensieri di San Giuseppe Calasanzio
  1. Non dobbiamo dimenticarci in nessun modo dopo la loro morte di quelli che furono veramente fratelli in Cristo in questa vita mortale e nell’osservanza religiosa.
  2. Lei cammini con santa semplicità, insegnando agli alunni le lettere e il santo timore di Dio. Lei procuri di imprimere in tutti la devozione alla Santissima Vergine, vivendo prima lei questa devozione. Lei sperimenterà grandi effetti, in particolare nei momenti di tentazione.
  3. Torni a recitare il Rosario secondo la nostra abitudine delle origini: innanzitutto per la Santa Chiesa; e poi per le necessità della nostra religione.
  4. Al tuo riparo e protezione: ogni sera dedicate qualche devozione alla Vergine Santissima, con una Salve Regina e con un A tuo riparo e protezione, affinché per sua intercessione ci liberi tutti da ogni cattiva avversità.
  5. Cristo crocifisso: In profondo silenzio e quiete del corpo e dello spirito, in ginocchio o in altra conveniente postura, ci sforzeremo, sull’esempio di San Paolo, a contemplare Gesù crocifisso e le sue virtù, per conoscerle, imitarle e ricordarcele durante tutto il giorno.
  6. Sforziamoci di seguire Cristo e di piacere a lui solo.
  7. E' missione nobilissima e fonte di grandi meriti quella di dedicarsi all'educazione dei fanciulli, specialmente poveri, per aiutarli a conseguire la vita eterna. Chi si fa loro maestro e, attraverso la formazione intellettualòe, s'impegna a educarli, soprattutto nella fede e nella pietà, compie in qualche modo verso i fanciulli l'ufficio stesso del loro angelo custode, ed é altamente benemerito del loro sviluppo umano e cristiano.
  8. La scuola é un mezzo formativo insostituibile, non solo per preservare i fanciulli dal male, ma soprattutto per indirizzarli efficacemente al bene, qualunque sia la loro condizione familiare o sociale.
  9. L'assiduo contatto con l'insegnante può incidere così profondamente sull'animo dei giovani da trasformare del tutto la loro vita.
  10. Come teneri virgulti, i giovan si lasciano facilmente volgere dall'educatore nella direzione da lui voluta; ma sarà ben difficile riprenderli e rieducarli, quando avessero preso pericolose deformazioni.
  11. L'accurata educazione dei fanciulli, specialmente poveri, non solo favorisce la loro promozione in senso umano e cristiano, ma é da tutti altamente apprezzata: dai genitori, che hanno la soddisfazione di vedere i loro figli indirizzati sulla via del bene; dalle autorità dello stato, che possono contare su cittadini onesti e sudditi fedeli; dalla Chiesa soprattutto, che acquista in loro dei membri attivi e validi per le varie espressioni del suo apostolato.
  12. La missione educatrice richiede molta carità, pazienza a tutta prova, umiltà profonda: ma chi vi consacra la vita, e chiede a Dio di essere fedele al suo impegno educativo, oltre alla gioia di sentirsi scelto come cooperatore della vertà, avrà da Dio stesso sostegno e conforto, e riceverà da lui la ricompensa di cui parla il libro santo: «Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre» (Dn 12, 3).
  13. Tutto questo certamente otterranno coloro che, vincolandosi a questa missione nella donazione piena di una vita consacrata, si sforzano di seguire Cristo e di piacere a lui solo, che ha detto: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 40)
 
Preghiera
O Dio, che hai dato al tuo sacerdote san Giuseppe Calasanzio doni straordinari di carità e di pazienza per consacrare la sua vita all'insegnamento e all'educazione dei giovani, concedi a noi, che lo veneriamo maestro di sapienza, di essere come lui cooperatori della tua verità.
 
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