"Sappi attendere colui che è fuori del tempo, che è al di là di ogni vicissitudine, l'invisibile che si è fatto visibile, l'impalpabile, l'impassibile che per noi si è fatto passibile, e che per noi ha sofferto ogni dolore". Sant' Ignazio di Antiochia
Fu tra i primi discepoli a rivedere il Signore dopo la risurrezione, come San Luca ci riferisce. Cleofa ed un suo condiscepolo erano sulla strada di Emmaus e Gesù si avvicinò spiegando loro le Scritture. Essi lo riconobbero solo quando, sedutisi a mensa con lui, Gesù prese del pane, lo benedisse e lo spezzò.
Non si hanno altre informazioni sicure su di lui. Secondo la tradizione Cleofa venne trucidato in Emmaus per mano di Giudei, nella casa di compatrioti che lo detestavano perché andava predicando la Risurrezione di Cristo.
Cleofa, quel giorno di duemila anni fa eri in cammino verso Emmaus con il discepolo tuo amico, col cuore affranto dal dolore e con l’anima spenta dalla delusione.
Oggi tanti uomini e donne, ragazzi e ragazze sono tentati di lasciarsi vivere, più che di vivere, per i tanti problemi che incontrano nell’esistenza.
Noi sappiamo che Gesù cammina con noi per i sentieri della vita, ma non è facile riconoscerlo, specialmente nelle difficoltà ci sembra di essere soli.
Abbiamo bisogno di Lui, delle sue parole capaci di ridonarci speranza ogni volta che le tenebre del dolore, della noia e della solitudine ci opprimono. Anche noi tutti, dal più piccolo al più grande, abbiamo bisogno che Gesù entri nella nostra vita per restare sempre con noi.
Eri triste, Cleofa, ma durante il tuo viaggio di andata verso Emmaus in te e nel tuo amico è rinata infine la speranza: accanto al sole che tramontava un altro Sole stava sorgendo nei vostri cuori e pian piano li riscaldava. Dopo aver camminato a lungo con Lui senza renderti conto di chi fosse, lo hai riconosciuto in quei gesti semplici:
Gesù che prende il pane, lo benedice, lo spezza e ve lo porge. E’ il gesto compiuto nell’Ultima Cena, sono i gesti dell’Eucaristia.
Aiutaci, Cleofa, a capire dove oggi è possibile incontrare Gesù in modo unico: nella celebrazione della Messa, che tutti i cristiani di ogni tempo e di ogni luogo hanno fatto e fanno, accogliendo l’invito di Gesù: “Fate questo in memoria di me”. Oggi Gesù non calpesta più le strade del mondo come faceva un tempo per le vie polverose della Palestina. Egli vive ora presso il Padre, nella pienezza della sua divinità, ma nello stesso tempo cammina, parla, agisce, soffre e gioisce attraverso la comunità dei suoi amici, la Chiesa. Egli è presente infine, in modo del tutto speciale, nel pane e nel vino consacrati.
Prega per noi, Cleofa, aiutaci ad incontrare il Risorto nell’Eucaristia.
Biografia
Cleofa, o Cleofe, o Alfeo (tali nomi sono la trascrizione del nome ebraico Halphai), marito di Maria di Cleofa e forse fratello di San Giuseppe, era padre di Giacomo il Minore, di Giuseppe e di Simone.Fu tra i primi discepoli a rivedere il Signore dopo la risurrezione, come San Luca ci riferisce. Cleofa ed un suo condiscepolo erano sulla strada di Emmaus e Gesù si avvicinò spiegando loro le Scritture. Essi lo riconobbero solo quando, sedutisi a mensa con lui, Gesù prese del pane, lo benedisse e lo spezzò.
Non si hanno altre informazioni sicure su di lui. Secondo la tradizione Cleofa venne trucidato in Emmaus per mano di Giudei, nella casa di compatrioti che lo detestavano perché andava predicando la Risurrezione di Cristo.
Preghiere a San Cleofa
O Dio, Padre nostro, che nel Tuo Figlio Gesù hai voluto farti compagno dei discepoli sulla strada di Emmaus per sciogliere i loro dubbi e incertezze e rivelare la Tua presenza nel pane spezzato, apri i nostri occhi perché sappiamo vedere la Tua presenza, illumina la nostra mente perché riusciamo a comprendere la Tua Parola e accendi nei nostri cuori il fuoco del Tuo Spirito perché troviamo il coraggio di diventare testimoni gioiosi del Risorto, Gesù Cristo, Tuo Figlio e nostro Signore. Amen.Cleofa, quel giorno di duemila anni fa eri in cammino verso Emmaus con il discepolo tuo amico, col cuore affranto dal dolore e con l’anima spenta dalla delusione.
Oggi tanti uomini e donne, ragazzi e ragazze sono tentati di lasciarsi vivere, più che di vivere, per i tanti problemi che incontrano nell’esistenza.
Noi sappiamo che Gesù cammina con noi per i sentieri della vita, ma non è facile riconoscerlo, specialmente nelle difficoltà ci sembra di essere soli.
Abbiamo bisogno di Lui, delle sue parole capaci di ridonarci speranza ogni volta che le tenebre del dolore, della noia e della solitudine ci opprimono. Anche noi tutti, dal più piccolo al più grande, abbiamo bisogno che Gesù entri nella nostra vita per restare sempre con noi.
Eri triste, Cleofa, ma durante il tuo viaggio di andata verso Emmaus in te e nel tuo amico è rinata infine la speranza: accanto al sole che tramontava un altro Sole stava sorgendo nei vostri cuori e pian piano li riscaldava. Dopo aver camminato a lungo con Lui senza renderti conto di chi fosse, lo hai riconosciuto in quei gesti semplici:
Gesù che prende il pane, lo benedice, lo spezza e ve lo porge. E’ il gesto compiuto nell’Ultima Cena, sono i gesti dell’Eucaristia.
Aiutaci, Cleofa, a capire dove oggi è possibile incontrare Gesù in modo unico: nella celebrazione della Messa, che tutti i cristiani di ogni tempo e di ogni luogo hanno fatto e fanno, accogliendo l’invito di Gesù: “Fate questo in memoria di me”. Oggi Gesù non calpesta più le strade del mondo come faceva un tempo per le vie polverose della Palestina. Egli vive ora presso il Padre, nella pienezza della sua divinità, ma nello stesso tempo cammina, parla, agisce, soffre e gioisce attraverso la comunità dei suoi amici, la Chiesa. Egli è presente infine, in modo del tutto speciale, nel pane e nel vino consacrati.
Prega per noi, Cleofa, aiutaci ad incontrare il Risorto nell’Eucaristia.
Mane nobiscum, Domine!
Giovanni Paolo II
Come i due discepoli del Vangelo, ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi!
Tu, divino Viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.
Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati, orienta i nostri passi sulla via del bene.
Benedici i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, in particolare i malati.
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. Benedici tutta l'umanità.
Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità": dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. Rimani con noi, Signore! Rimani con noi! Amen.
Giovanni Paolo II
Come i due discepoli del Vangelo, ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi!
Tu, divino Viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.
Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati, orienta i nostri passi sulla via del bene.
Benedici i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, in particolare i malati.
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. Benedici tutta l'umanità.
Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità": dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. Rimani con noi, Signore! Rimani con noi! Amen.