21 febbraio

San Pier Damiani Vescovo e dottore della Chiesa

“Tutti i beni di cui gioisci adesso passeranno, scompariranno, allora cosa ti resterà? Non vorresti piuttosto cercare il Bene che resta e che ti riempirà di gioia per sempre?”. 
 
Nacque a Ravenna nel 1007
Ultimo di una famiglia numerosa, orfano di padre, ebbe come riferimento educativo il fratello maggiore Damiano. Di qui, probabilmente l'appellativo «Damiani».

Dopo aver studiato a Ravenna, Faenza, Padova e insegnato all'università di Parma, entrò nel monastero camaldolese di Fonte Avellana.

Nel 1057 il Papa lo chiamò a Roma per averlo accanto in un momento di crisi della Chiesa, dilaniata da discordie e scismi e alle prese con la piaga della simonìa.

Nominato vescovo di Ostia e poi creato cardinale
Aiutò i sei Papi che si succedettero al Soglio pontificio, a svolgere un'opera moralizzatrice. In quest'azione si avvalse particolarmente dell'abate benedettino di San Paolo Fuori le Mura, Ildebrando che nel 1073 fu eletto Papa con il nome di Gregorio VII. Pier Damiani, fu delegato pontificio in Germania, Francia e nell'Italia settentrionale. Morì a Faenza nel 1072. Nel 1828 Leone XII lo proclamò dottore della Chiesa. (Avvenire)

Pensieri di San Pier Damiani
  • Cerca questa saggezza, coglila e abbracciala ardentemente perché con essa tu possa, non solo sapere ma anche vivere e attraverso di essa conoscere una gioia senza fine.- Entra nella tua cella, ti insegnerà ogni cosa.
  • La vita solitaria é la scuola della dottrina celeste, l’esercizio delle discipline divine. In essa Dio é tutto quel che si impara: é la via sulla quale si cammina e per mezzo della quale si raggiunge la cognizione della suprema verità.
  • L’eremo infatti é il paradiso delle delizie dove fragranti odori di virtù spirano come profumati petali, come rugiadosi fiori aromatici. Vi fiammeggiano le rose della carità, color rosso fuoco; vi biancheggiano, candidi come la neve, i gigli della castità e con essi anche le viole dell’umiltà giacciono in basso, senza essere colpite dal soffio del vento; vi trasuda la mirra della perfetta mortificazione, evapora incessantemente l’incenso dell’assidua preghiera. Ma a che serve ricordare ogni cosa? Lì tutti i germogli delle sante virtù scintillano con i loro variopinti colori e splendono per la loro incomparabile ed eterna freschezza.
  • L’udire l’elogio delle proprie virtù manda in superbia i vanitosi e invece accende i buoni e i modesti alla pratica dell’umiltà; anzi costoro si sentono stimolati a compiere ancor più opere buone, mentre sentono esaltati da approvazioni quei doni di virtù che ricevettero.
  • Coloro che sono ricchi si devono considerare piuttosto che padroni, amministratori di beni al servizio del prossimo…
  • Quando aiutiamo i poveri restituiamo beni altrui, non doniamo beni nostri… coloro che non vogliono aiutare i poveri non devono essere accusati tanto di avarizia quanto piuttosto di rapina; infatti sono da considerare piuttosto che avari dei propri beni, ladri di quelli altrui.
  • Non ci stanchiamo di fare il bene, perché se non ci stanchiamo, a suo tempo mieteremo!". Questo é il preziosissimo, anzi l’unico grano che hai da spargere nei maggesi della tua anima; il quale, cadendo in terra, morrá e produrrà frutti in abbondanza. Questo é il tuo tesoro, questa per te l’abbondanza di ogni specie di frutti. Sia questo il fine di ogni tuo acquisto; riponi in questo ogni tua speranza nella vita presente e nella futura.
  • Se ti studierai di serbare questo grano con la cura dovuta, vedrai i ripostigli della tua interiore dispensa abbondare di oro, di argento e di ogni dovizia. Vedrai i tuoi granai aumentare in modo meraviglioso di sempre nuovi raccolti.
  • Con ogni studio, dunque, impegnati a coltivare questo tesoro; con ogni assiduità spendi intorno ad esso veglie notturne e diurne, perché esso solo ti fará ricco, supplendo in abbondanza a quanto avrai di bisogno.”
  • “Leggi con Gesù con lui canta continua mente, prosternati a terra con lui per la preghiera. Che sia tuo amico, tuo familiare. Che sia tutta la tua parola, tutta la tua gioia, la tua saggezza, la tua vita. Respira Cristo, dì incessantemente Cristo, medita la vita di Cristo.
  • Che il vostro cuore sia costante mente occupato dalla lettura dei sacri testi. Abitateli, fatene la vostra dimora, perseverate con tenacia, una tenacia sempre con diletto. Ci é permesso correre in tutta libertà attraverso gli spazi delle storie sacre.
  • Andiamo, qualsiasi sia la tua miseria, converti il tuo cuore, tana di rimorsi, in una dimora silenziosa dove, con una meditazione molto semplice non cesserai di sfarinare la manna della Parola di Dio, per farne un pane oleoso che mangerai. Questo pane non é altro che l’intelligenza delle Scritture, tutta impregnata della soavità dello Spirito Santo.
  • La cella é quell’officina dove le pietre preziose vengono levigate in modo da essere sistemate nelle mura del tempio senza alcun rumore di martello che batte
  • Questa croce, non ne dubito affatto, é quella del Redentore e vi troverai il segreto della tua vittoria.
  • La parola Sabato significa riposo poiché é in questo giorno che Dio si é riposato da tutta l’opera della creazione. Perciò, a buon diritto può essere dedicato alla Beatissima Vergine poiché la Sapienza ha costruito in lei la sua dimora e si è riposato in lei nel mistero dell’umile incarnazione, come su un letto santissimo… Maria é dunque il bel Sabato di Dio, lei che in cambio ha fissato in lui la sua dimora per l’eternità.
  • Perseverate nella carità fraterna unitevi nella pratica dell’amore scambievole contro le insidie dell’antico avversario. Tutto lo slancio del vostro santo operare poggi sulle basi della carità; tutto l’edificio che costruite con le pietre vive delle virtù sia cementato da sincero affetto.
  • Chi, al contrario, si mostra amorevole fuori e nutre anche amore nell’ intimo, chi fuori mostra sui rami i frutti del bene e dentro affonda le radici perché profonda.
Preghiera di San Pier Damiani
Vieni, ti supplico, o Spirito di eterna benedizione,
scendi con l’inenarrabile soavità della tua dolcezza in tutto l’intimo del mio petto.
La mia anima, o Signore, accolga la copiosa benedizione della tua grazia.
Illuminami, o luce di verità, infiammami, purificami.
Tu sei datore di carismi, tu autore di santificazioni, tu remissione di tutti i peccati. Tu incessantemente infiammi al tuo amore; le intelligenze angeliche, i serafini e i cherubini ardono grazie al fuoco della tua carità.
Tu, Signore, prendimi tutto per te, possiedimi tutto, non permettere che alcuna parte di me sia senza di te.
Tu solo vivi in me e fa’ che io solo viva in te.
Tu vivi e risplendi nella perfetta Trinità, uno e vero Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera allo Spirito Santo
O Dio Spirito Santo, uguale al Padre e al Figlio nella sostanza e nell'eternità, tu che procedi in modo ineffabile dall'uno e dall'altro, degnati di scendere nel mio cuore e scaccia, tu meraviglioso portatore di luce, le tenebre della mia iniquità affinché, come il seno della Vergine col tuo afflato concepì il Verbo di Dio, così anch'io con l'ausilio della tua grazia possa portare sempre nella mia mente l'Autore della mia salvezza. Tu infatti, o Signore, sei la luce delle menti, la virtù dei cuori, la vita delle anime. Amen.

Preghiera per l'adorazione della Croce
Ecco, o Signore, io mi prostro davanti al vessillo della tua vivifica croce e supplice adoro il trionfo nuovo della tua vittoria. Tu infatti sei sacerdote e vittima, tu il redentore e il prezzo del riscatto. Mi piace, o piissimo Signore, contemplarti come se ora per la tua passione tu pendessi dalla croce e io accogliessi nella mia bocca il preziosissimo sangue che da te stilla. O vittima beata che infrangi le porte del tartaro ed apri la porta del regno dei cieli! O prezzo del nostro riscatto appeso alla croce, per il quale l'antico esattore piange nel vedere strappata l'obbligazione del nostro debito! Ti vedo appeso alla croce, o mio Redentore, con gli occhi del mio cuore, ti vedo ferito da nuove piaghe, ti ascolto mentre dici al malfattore "in verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso.
Per questo io imploro il mistero della tua morte e della tua salvifica passione, per questo io invoco con le lacirme il mistero della nostra redenzione. Non separarmi, come merito, dalla schiera dei tuoi eletti ma, insieme col beato malfattore, decretami la gloria del paradiso.
Tu, o Signore, imprimi sulla mia anima il sigillo di questa santa croce, purificami con la sua virtù. Per questa croce rivendicami tutto ed in ogni parte a te sì che il nemico nulla trovi per sé. Così, quando verrai per il giudizio e questo vessillo del tuo trionfo sfolgorerà nel cielo, possa io trovarmi tra i segnati con queste stimmate affinché, configurato al Crocifisso nelle pene, io meriti di essergli unito nella gloria della risurrezione, tu che vivi e regni con Dio Padre nell'unità dello spirito santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera per un moribondo
Ti raccomando, carissimo fratello; a Dio onnipotente ed a lui, del quale sei creatura, ti affido; affinché, quando avrai pagato, mediante la morte, il debito dell'umanità, ritorni al tuo Autore, che ti ha formato dal fango della terra. Perciò, all'anima tua che esce dal corpo, si faccia: incontro lo splendido corteo degli Angeli. Venga innanzi a te il senato degli Apostoli a giudicare; si muova ad incontrarti l'esercito trionfante dei Martiri; ti circondi la casta turba dei candidi Confessori; t'accolga il coro delle Vergini festanti; ti stringa al seno dei Patriarchi l'amplesso della beata requie; san Giuseppe, Patrono dolcissimo, dei moretti, t'infonda grande speranza; la santa Vergine Madre di Dio Maria rivolga benigna a te i suoi occhi; mite e giulivo il Cristo ti mostri il suo volto e conceda di ammetterti tra coloro che continuamente lo assistano. Possa tu ignorare gli orrori delle tenebre, lo stridore delle fiamme, lo strazio dei tormenti. Si ritiri da te il crudelissimo satana con i suoi satelliti e nella tua venuta, essendo tu in compagnia degli Angeli, tremi e fugga nell'immane caos della notte eterna. Si levi Iddio e siano dispersi i suoi nemici; fuggano quei che l'odiano dinanzi a lui. Come svanisce il fumo, svaniscano essi; come si scioglie la cera innanzi al fuoco, così periscano gli empi dinanzi a Dio: ed i giusti siano saziati ed esultino avanti a Dio. Sian perciò confuse e svergognate tutte le legioni infernali e i ministri di satana non osino ostacolare il tuo viaggio. Ti liberi dal tormento Cristo, che fu crocifisso per te. Ti liberi dalla morte eterna Cristo, che si degnò morire per te. Cristo Figlio di Dio vivo, ti ponga tra le sempre amene verzure del suo paradiso ed egli, vero Pastore, ti annoveri tra le sue pecore. Egli ti assolva da tutti i tuoi peccati e ti collochi alla sua destra, insieme con i suoi eletti. Vegga tu il tuo Redentore faccia a faccia e ministro sempre assiduo possa Tu contemplare con i beati occhi la manifestissima verità. Posto dunque tra le schiere dei Beati, si sazi dolcemente nella contemplazione divina, nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera a Maria
Splendida stella, Te loda ogni secolo; da Te, al tramonto del mondo, è nato il sole di giustizia.
Fa' che il cuore sia strappato dalle tenebre, fa' che goda della vera luce, affinché con i suoi nuovi meriti, illumini la notte dell'antica vita.
Fa' che per mezzo tuo siamo purificati dai vizi e sciolti dalle catene della colpa e la mente liberata dalle dolorose spine produca germogli di virtù.
Ti supplichiamo, o clementissima Madre della stessa pietà e misericordia; noi che sulla terra gioiamo nel celebrare solennemente le tue lodi, ti supplichiamo di meritare di avere nel cielo l'aiuto della tua intercessione!
E come per mezzo tuo il Figlio di Dio si è degnato di scendere tra noi, così anche noi, per mezzo tuo, possiamo giungere alla comunione con Lui. Amen.

Preghiera a San Pier Damiani
Dio onnipotente, che in San Pier Damiani ci hai dato un maestro  e un modello di vita interamente votata al tuo servizio nella Santa Chiesa, fa’ che non anteponiamo nulla all’amore di Cristo e camminiamo verso di te nella luce del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo…