28 febbraio

Beato Daniele Alessio Brottier Sacerdote

Come la linfa passa dalla vite ai tralci e li rende belli, forti e produttivi, allo stesso modo lo Spirito di Dio rende gli uomnini forti, vigili e e pronti per produrre solo buoni pensieri e buone azioni.

Biografia
A volte il Signore rende così ardua la strada intrapresa da alcune anime, convinte di fare la Sua volontà, che esse sono costrette a lasciarla, nonostante la propria predisposizione e diventare poi un gigante in altri campi.

Così è stata la vita del beato Daniele Alessio Brottier 
Nacque il 7 settembre 1876 a La Ferté-Saint-Cyr nella diocesi di Blois. Fin dall’infanzia rivelò una profonda pietà e una grande devozione alla Madonna; entrò in seminario nel 1890, passò felicemente le ordinazioni minori, facendo per un anno anche il servizio militare e fu consacrato sacerdote il 22 settembre 1899 a 23 anni. 

Vocazione missionaria
Inviato come professore nel Collegio ecclesiastico di Pontlevoy, sentì ben presto la sua particolare vocazione per la vita missionaria, perciò il 24 settembre 1902 entrò come novizio nella Congregazione dello Spirito Santo ad Orly presso Parigi, l’anno seguente emise i voti religiosi e partì quasi subito per il lontano Senegal, colonia francese.

Poté restarci però solo tre anni circa, perché a causa di violenti e continui attacchi di emicrania che l’avevano colpito, fu costretto nel 1906 a ritornare in Francia. Rimessosi in salute, l’anno seguente volle di nuovo tornare in Senegal ma ancora una volta il male si ripresentò violento e dopo qualche tempo dovette ritornare definitivamente in Patria.

Apostolato tra militari
Fondò in Francia l’Opera del “Souvenir Africain” con lo scopo di erigere la cattedrale a Dakar, capitale del Senegal. Da ex militare volle proporsi come cappellano dell’esercito durante la prima guerra mondiale e dal 1914 al 1917 si prodigò eroicamente nell’assistenza dei soldati sui campi cruenti di battaglie come Verdun, Fiandre, Lorena, incurante del pericolo.
Dopo la guerra fondò l’Unione Nazionale Combattenti, fu direttore dell’Opera degli orfani apprendisti di Autenil per 12 anni e di cui ne incrementò il numero e l’efficienza, nel 1960 vi erano più di 2000 orfani e 20 istituti. Morì il 28 febbraio 1936, logorato dalle fatiche. E’ stato beatificato il 25 novembre 1984 da papa Giovanni Paolo II. (Antonio Borrelli)

Preghiera
O Dio, che hai riempito il cuore del tuo servo Daniele del tuo spirito di carità, e lo hai sospinto in un'attività meravigliosa per il sollievo della miseria umana, per la Tua maggior gloria e la salvezza delle anime; ti supplichiamo, concedi anche a noi di vivere in questa carità operosa e generosa per salvare le anime dei nostri fratelli. E, se questo Ti è gradito, glorifica in terra il tuo servo Daniele, dandoci per sua intercessione la grazia che chiediamo. (indicare la grazia richiesta).