"Spianate la terra, preparate la via, levate gli ostacoli dalla strada dove passa il mio popolo … Io abito lassù e sono santo, ma sto con gli oppressi e gli umili per dar loro forza e speranza."
Quando il vescovo morì, nel 657, l'uomo di lettere e preghiera, cinquantenne, divenne anche uomo di governo ecclesiale nella diocesi della capitale del regno visigoto. Si districò tra difficili questioni interne e tenne testa alle pretese del re Recesvinto, che si era mosso personalmente per convincerlo a lasciare il cenobio e accettare l'elezione.
Ha lasciato libri di liturgia e l'opera «De viris illustribus», una sorta di continuazione dell'enciclopedia di sant'Isidoro di Siviglia (di cui secondo la tradizione sarebbe stato allievo).
Il 15 agosto del 660 la vergine gli apparve nel presbiterio della cattedrale, lodandolo e consegnandogli una preziosa veste. Morì a Toledo, di cui è patrono, nel 667. (Avvenire)
«Tu sei beata tra le donne, integra tra le puerpere, signora tra le ancelle, regina tra le sorelle. E veramente tutti i popoli ti dicono beata; le potenze celesti ti riconoscono beata; tutti i profeti ti predicano beata; tutte le nazioni ti celebrano beata»
Breve biografia
Molto devoto a Maria, su cui scrisse un celebre trattato, e significativo esponente della Spagna del suo tempo, Ildefonso era discendente di una potente famiglia romana. Anche sotto i Visigoti avrebbe potuto far carriera, ma si fece monaco e divenne diacono. Fu eletto abate del monastero dei Santi Cosma e Damiano, nei pressi di Toledo.Quando il vescovo morì, nel 657, l'uomo di lettere e preghiera, cinquantenne, divenne anche uomo di governo ecclesiale nella diocesi della capitale del regno visigoto. Si districò tra difficili questioni interne e tenne testa alle pretese del re Recesvinto, che si era mosso personalmente per convincerlo a lasciare il cenobio e accettare l'elezione.
Ha lasciato libri di liturgia e l'opera «De viris illustribus», una sorta di continuazione dell'enciclopedia di sant'Isidoro di Siviglia (di cui secondo la tradizione sarebbe stato allievo).
Il 15 agosto del 660 la vergine gli apparve nel presbiterio della cattedrale, lodandolo e consegnandogli una preziosa veste. Morì a Toledo, di cui è patrono, nel 667. (Avvenire)
«Tu sei beata tra le donne, integra tra le puerpere, signora tra le ancelle, regina tra le sorelle. E veramente tutti i popoli ti dicono beata; le potenze celesti ti riconoscono beata; tutti i profeti ti predicano beata; tutte le nazioni ti celebrano beata»
Preghiera a Maria di Sant' Ildefonso
Ti prego, ti prego, o Vergine santa, che io abbia Gesù da quello Spirito dal quale tu stessa hai generato Gesù. Riceva l'anima mia Gesù per opera di quello Spirito per il quale la tua carne ha concepito lo stesso Gesù. Che io ami Gesù in quello stesso Spirito nel quale Tu lo adori come Signore e lo contempli come Figlio.
«Accogliendolo nel tuo seno come Dio, tu sei inferiore al Figlio, che è Dio. Ma generando colui che è ugualmente Dio e uomo, tu sei al di sopra del Figlio in quanto egli è uomo. Quando infatti tu lo accogli, Dio diventa soltanto tuo ospite; ma quando lo concepisci, egli è uomo e Dio insieme, che abita dentro di te»
Preghiera a Sant' Ildefonso
O gloriosissimo Sant' Ildefonso, tu che hai consacrato la tua vita terrena a Maria, Signora e Regina, in quanto Madre del Signore, ottienici una vera e costante devozione alla nostra dolcissima Mamma, affinché possiamo meritare la sua potentissima protezione durante la nostra vita e specialmente nell'ora della morte. Amen.