26 aprile

San Julio Junyer Padern Sacerdote salesiano e martire

“… In Cristo tuo Figlio, nostro salvatore rifulge a noi la speranza della beata risurrezione, e se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo”. Dalla Liturgia

Biografia
Il sacerdote salesiano spagnolo Julio Junyer Padern era nato in Villamaniscle (nella Gerona) il 30 ottobre 1892, ed entrò sin da piccolo in una delle case di Don Bosco. Passò a Campello (Alicante) e Carabanchel (Madrid), facendo la sua professione come salesiano nel 1912.

Lavorò poi a Baracaldo (Vizcaya) e Campello, prima di essere ordinato sacerdote nel 1921. Si dedicò sempre alla formazione dei giovani salesiani. Amava la musica e la letteratura. Iniziata la guerra civile, si nascose a Gerona, da dove organizzò spedizioni attraverso la frontiera francese per salvare i giovani salesiani.

Ad un certo punto fu arrestato e giudicato nel tribunale per spionaggio ed alto tradimento e condannato a morte. Dopo aver dato un grande esempio di fede nella prigione di Barcellona, venne fucilato il 26 aprile 1938. (Avvenire)

Comune dei Santi
O Dio, che in cielo coroni chi versa per te il proprio sangue, a noi che lodiamo i tuoi martiri largisci il perdono e la pace. A San Julio Junyer Padern cantiamo, che il mondo lasciò senza indugi e, ardendo d’amore per Cristo, credette con fede sicura.
Così egli infranse la collera e vinse il crudele tiranno; così dell’eterno Signore il nome risuona tra i popoli. O Padre, concedi ai tuoi figli  la forza e la sorte beata di questo tuo servo fedele, che in cielo si allieta per sempre.Ascoltaci, Dio pietoso, per Cristo Gesù Salvatore, che unito allo Spirito santo con te vive e regna nei secoli. Amen. 

Preghiera a San Julio Junyer Padern
O San Julio, martire santo di Dio, discepolo vero di Cristo, nel sangue è la tua vittoria e vivi beato nei cieli. Da un trono di luce e di gloria implora per noi che peccammo: cancella il contagio del male, allevia la nostra tristezza. Tu, sciolto dal corpo di morte, sei lieto e libero vivi: ottienici un fuoco di amore che bruci ogni vincolo oscuro. Al Padre sia gloria e lode, a Cristo Gesù Redentore, uniti allo Spirito santo nel tempo e nei secoli eterni. Amen.