19 maggio

San Celestino V (Pietro di Morrone) Eremita e Papa

dal 29/08/1294 al 13/12/1294

Arrivano a contemplare con uno sguardo limpido e penetrante la divinità di Gesù soltanto coloro che si levano al di sopra delle opere e dei pensieri del mondo, ritirandosi con lui sull'alto monte solitario. Cassiano, abate

Biografia
Pietro da Morrone, sacerdote, condusse vita eremitica. Diede vita all’Ordine dei “Fratelli dello Spirito Santo” (denominati poi “Celestini “), approvato da Urbano IV, e fondò vari eremi.

Eletto papa quasi ottantenne, dopo due anni di conclave, prese il nome di Celestino V e, uomo santo e pio, si trovò di fronte ad interessi politici ed economici e a ingerenze anche di Carlo d’Angiò.

Accortosi delle manovre legate alla sua persona, rinunziò alla carica, morendo poco dopo in isolamento coatto nel castello di Fumone. Giudicato severamente da Dante come “ colui che per viltade fece il gran rifiuto “, oggi si parla di lui come di un uomo di straordinaria fede e forza d’animo, esempio eroico di umiltà e di buon senso.

"L’uomo nuovo" è caratterizzato dalla volontà di regalare la vita partendo dal perdono, da chiedere e da dare. Prima di tutto a se stessi.
 
La Perdonanza
La Perdonanza è un'esperienza di vita che consente a tutti di divenire persone nuove.

Istituita da Celestino V nel giorno della propria incoronazione papale (29 Agosto 1294), la Perdonanza è la remissione completa di ogni colpa e di ogni pena, concessa a tutti coloro che riconoscono i propri peccati come un male, li confessano nel sacramento istituito da Cristo, visitando la Basilica di Collemaggio.

La liberazione dal male, o colpa, e dalle conseguenze dei propri errori, o pena, viene indicata e donata come linfa di vita personale e sociale autentica.

La Bolla della Perdonanza aquilana
"Celestino vescovo, servo dei servi di Dio, a tutti i fedeli di Cristo che vedranno questa lettera, porge il saluto e l'apostolica benedizione. Tra le feste dei santi tanto più solennemente deve onorarsi la memoria di san Giovanni Battista in quanto egli, nascendo dal grembo di una donna sterile, fecondo di virtù, di santi doni, fonte feconda della parola degli apostoli e silenzio dei profeti, annunciò con pubblici discorsi e col segno meraviglioso del suo indice la presenza di Cristo in terra, luce del mondo immerso nelle tenebre dell'ignoranza, per la qual cosa seguì misteriosamente il suo glorioso martirio, imposto dalla volontà della donna impudica. Noi, che nel giorno della Decollazione di cotesto santo, nella chiesa aquilana di Santa Maria di Collemaggio dell'ordine di san Benedetto, ricevemmo l'insegna del diadema impostoci sul capo, desideriamo che questa chiesa sia ancora più onorata e venerata con inni e canti e con le preghiere devote dei fedeli. Perciò, affinché in questa stessa chiesa la festa della Decollazione del Battista sia elevata ad onori speciali con la devota frequenza del popolo del Signore e tanto più devotamente e assiduamente sia onorata, quanto più la semplice invocazione di coloro che si rivolgono al Signore lì trovi i gioielli della Chiesa risplendenti di doni spirituali che giovino a essi nei tabernacoli della vita eterna, tutti coloro che saranno veramente pentiti dei peccati confessati e che dai vespri della vigilia della festa fino ai vespri immediatamente seguenti la festa stessa ogni anno entreranno nella predetta chiesa, assolviamo da ogni colpa e pena che meriterebbero per i loro delitti e per tutto quel che commisero a partire dal battesimo, per la misericordia di Dio onnipotente, e confidando nell'autorità dei santi Pietro e Paolo, suoi apostoli".
Dato all'Aquila, il 29 settembre del primo anno del nostro pontificato.

Apertura della porta santa
  • La Porta Santa è un simbolo caratteristico del cammino dell'uomo verso l'incontro con Dio, una porta attraverso cui passare, aperta dall'amore di Dio e dal potere spirituale della Chiesa, solo in uno speciale tempo di grazia: i giorni della Perdonanza.
  • La Porta è un immagine, che, facendo parte dell'esperienza umana, è particolarmente ricca di richiami e significati: essa rappresenta un luogo di transito, una strettoia che separa due spazi diversi, un momento di iniziazione, di passaggio dal fuori al dentro. Quando è aperta, la porta è invito alla partecipazione, è strumento di comunicazione; quando è chiusa, è barriera di difesa e esclusione. Chi attraversa la Porta Santa proclama visibilmente la propria volontà di lasciare alle spalle le tenebre e di entrare nella luce.
    Chi la attraversa sinceramente, intende annullare il proprio passato di peccato e vuole entrare definitivamente in comunione con gli uomini redenti, con i Santi. Chi non l'attraversa rimane fuori dalla festa.
  • La Porta Santa è aperta temporaneamente, per il tempo di grazia dei Giubilei e della Perdonanza, e poi viene chiusa, perché l'uomo è invitato ad approfittare dei tempi di grazia senza rimandi. La grazia di Dio non è a disposizione di chi la ignora.
  • La porta che si chiude è anche simbolo del termine della vita, unico tempo disponibile per rispondere agli inviti di Dio. Cristo ha detto "io sono la porta".
  • E' Lui la Porta Santa attraverso la quale "passare", assumendo definitivamente i suoi stessi sentimenti, le sue scelte, le sue decisioni. Chi vuole entrare per questa porta deve umiliarsi, riconoscendo in verità la propria miseria e confidando sempre nella misericordia del Padre di Gesù che ci perdona.
Se vogliamo pregare Dio con integro e puro affetto del cuore, dobbiamo fuggire lo strepito e la confusione della folla. In tal modo, pur restando in questo mondo, già potremo vivere almeno in parte la beatitudine promessa ai santi nella vita eterna. Cassiano, abate

Preghiere di San Celestino V 
Oratio alla Santa Trinità  
Potentia de lu Patre, conforta me Sapientia de lu Filiu, ensenia me. Gratia de lu Spiritu Sanctu, allumina me. Damme a ccognoscere te a mme, K'io te poça amare et temere Et poça spreçare et tenere me vile E in reu mortale non poça cadireE la vita eterna non poça perdire.Amen.

Preghiera alla Vergine Madre
Vergine gloriosa, Madre de pietate, fonte de omne bellezza, giglio de castitate, castello de Amore, foco de Caritate, altezza de virtude, radice de sanctitate, scola de sapientia, armario de veritate, via de iusticia, exemplo de honestate, forteza de sapientia, regola de humiltate. Medicina del mondo, conceda a noy sanitate de l'anima e del corpo, perché grande necessitate fa a noy, toy servi;  per la tua benignitate conserva a noi, Madona,  da ogni iniquitate et driza lo core nostro in nella tua volontate, azò ch'io veza lo tuo figliolo  ch'è luce de veritate, dove Ipso tene lo 'imperio della Sua potestate. Amen.

Preghiera al Signore
Deu de misericordia, Siniore de consolatione, Agi misericordia ad me et ad onne peccatore.
Quilli ke stau ‘n penete[n]sa conservali nu teu amore, Quilli ke stau ni peccati condulli apportu de salvatione, Quilli ke stau ne le pene condulli a la toa visione. Per Dominum nostrum Ihesum Christum, l’altissimo Siniore. Amen.
Sanctu Patre, y’ te adomando nu nome de Iesu Christo lu teu Filiolu benedictu ke-mme perduni le peccata mee et dime gratia ke pplaça a tte.

Preghiera a Cristo
Ave, dolcissemu Iesu Christo, filiu de Deu Patre, Verace Deu et perfectu homo natu de la Vergene Matre, Perdoname le mee peccata per la toa sancta pietate, Liberame d’onne periculu et famme fare la toa voluntate.

Preghiera alla Santa Vergine
Deu te salve, gloriosa Regina de le vergine, Tu ke fusti graziosa sopre tutte l’altre femene, Non fo nata, nén se trova et non serà la simile.
Pregate ke nnin aiuti ka so multu flevele, So ccadutu ni peccati et non me poço ergere. Tu, k’ey multu pietosa, damme mani et levame Et k’io non poça recadire, aiutame et conseliame K’a lu sanctu teu filiolu renname placevele Ke nna sancta vita eternal co li Sancti meneme.

 Il fine di ogni perfezione: l'anima, alleggerita da ogni peso della carne, ogni giorno si elevi verso le realtà celesti, a tal punto che tutta la sua vita e ogni movimento del suo cuore diventino un'unica e continua preghiera. Cassiano, abate

Preghiere a San Celestino V
O glorioso S. Pietro Celestino, che in maniera eroica servisti con umile dedizione il Cristo sia nel ministero pontificio che nel nascondimento dell’eremo, volgi il tuo sguardo benevolo su di noi.
Dona vigore ai giovani per testimoniare la Fede, conforto agli anziani, agli ammalati e agli sfiduciati per testimoniare la Speranza, dona coraggio alle nostre famiglie per essere luogo della Carità e della Pace.
Invoca per noi la grazia di poterti imitare nella fedeltà a Cristo e alla Chiesa e di camminare lungo la via stretta del Vangelo di Cristo per realizzare pienamente la nostra vocazione battesimale ad essere Santi. Amen.

Signore Dio, che elevasti S. Pietro Celestino al Sommo Pontificato, da cui lo facesti per umiltà abdicare, concedici, ti preghiamo, che dietro il suo esempio, disprezzando tutti i beni mondani, possiamo raggiungere felicemente il premio promesso agli umili. Per Cristo, nostro Signore. Amen.