12 giugno

San Gaspare Luigi Bertoni Sacerdote

"Se non avessi a vivere che con Angioli o uomini impeccabili, la carità dolce e paziente non mi sarebbe necessaria".

«Andate e predicate»
Nato a Verona il 9 ottobre 1777, a 18 anni risponde alla chiamata al sacerdozio, ma proprio mentre inizia il corso di teologia la sua città subisce l'invasione straniera. Il giovane chierico si distingue per l'assistenza ai malati e ai feriti, entrando a far parte dell'«Evangelica Fratellanza degli Spedalieri».

Ordinato sacerdote il 20 settembre 1800, gli viene affidata la cura spirituale della gioventù. Nel maggio 1808 viene chiamato a dirigere spiritualmente la nascente Congregazione delle Figlie della Carità, fondate da santa Maddalena di Canossa; guida anche la serva di Dio Leopoldina Naudet, fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia. Con alcuni compagni formati nei suoi Oratori, nel 1816 dà inizio " presso la Chiesa delle Stimmate di San Francesco " all'istituto religioso dei «Missionari apostolici in aiuto dei vescovi», detto poi delle «Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo». Tale congregazione prendeva spunto dall'espressione di Gaspare Bertoni «Euntes, docete in diocesi et mundo» («Andate e predicate nella diocesi e nel mondo»), tratta a sua volta dalle parole di Gesù Cristo riportate nel vangelo di Matteo: «Andate e predicate» (Matteo 28,19). Dopo la caduta di Napoleone, il 20 dicembre 1817 venne nominato "missionario apostolico" da papa Pio VII.

Nonostante una grave malattia continuò a lavorare fino alla morte, benché per molti anni, perlomeno dal 1843, fosse praticamente a letto per l'impossibilità di stare in piedi; riceveva infatti i confratelli e ogni genere di persone bisognose dei suoi consigli spirituali, e veniva regolarmente consultato dal Vescovo di Verona per ogni genere di problema dottrinale e disciplinare, per un giudizio su libri da permettere o no, su iniziative ecclesiastiche da promuovere o da interrompere. Le grandi sofferenze della malattia e del decubito furono da lui accettate con eccezionale spirito ascetico.

Morì il 12 giugno 1853, in fama di santità. Il suo corpo è conservato presso un'urna in vetro situata in un altare laterale della Chiesa delle Stimmate a Verona. Il 1º novembre 1989 fu proclamato santo dal Papa Giovanni Paolo II, spiegando che:

« Egli appartiene a quella schiera di santi, di beati, di servi di Dio, che prodigiosamente si sviluppò in terra veneta all’inizio del secolo scorso, in mezzo a gravissime vicende di guerre, devastazioni e povertà. Consapevole, come altre anime elette di quell’epoca, che si stava scrivendo una nuova pagina di storia e che era in formazione una nuova cultura, si prodigò per una rinnovata evangelizzazione tra il popolo. »

Pensieri di San Gaspare Bertoni
  1. Allegrezza nelle avversità e conseguenze della povertà reale con ringraziamento al Signore e offerta a cose maggiori di obbrobrio e di pena se me ne degnasse. Questo animo è il miglior dono, di cui mi reputo affatto indegno. Sia lodato Dio sempre!
  2. Seguire Cristo è la torre da edificarsi: la spesa e i materiali sono la rinunzia.
  3. Il Signore vuole che ci ricordiamo di Lui, ed in Lui stia tutto il nostro pensiero ed affetto perpetuamente fermo e raccolto.
  4. Non la umana ragione, non le opinioni degli uomini, non le massime del mondo, non i dogmi della moderna esperienza; ma la parola di Dio è la regola unica e infallibile del nostro pensare, del nostro operare, per giungere al fine soprannaturale e divino cui siamo chiamati.
  5. L'attenzione, il confronto, la riflessione sulle parole e opere di Dio è la fonte d'ogni scienza e santità.
  6. Il timore, quando è moderato, fa gli uomini solleciti a consultare e ad operare; ma quando diventa eccessivo, toglie affatto non solo l'operare, ma anche il pensare.
  7. Una cosa è di necessario acquisto: la povertà; poi tutte le altre virtù.
  8. Qui la penitenza è breve, leggera, utile. Nell' Inferno lunghissima, enorme, inutile.
  9. Senza Croce nessuno può passare per questa vita. Io vi presento tre Croci, e voi sceglierete. La prima è di Cristo, la seconda è di S. Disma, il buon ladrone; la terza del tristo ladrone.
  10. Dio non rifiuta niuno di quelli che vogliono combattere sotto le insegne del suo Figliuolo, e che si prevalgono dei mezzi da Lui prescritti, cioè orazione, e mortificazione.
  11. I lumi di Dio, per riceverli, e per conservarli ricercano solitudine, quiete, silenzio interno, ed esterno: altrimenti o non si sentono, o svaniscono, e dileguano.
  12. O Signore, non siamo arditi di entrare nella vostra casa senza che il vostro Spirito ne intrometta.
  13. Quindi non bisogna contentarsi di sole dimostrazioni, ma molto più conviene praticare verso di loro tutti gli atti di carità e di umiltà, senza risparmio di fatiche o di spese, quanto la povertà religiosa lo permette eil bisogno del fratello lo richiede.
  14. Niente si può paragonare alla concordia e alla reciproca unione delle volontà: poiché per essa l'individuo si moltiplica. Se infatti due o dieci persona sono concordi, non v'è più un solo individuo, ma ciascuno sarà decuplo, e nei dieci troverai l'unità, e i dieci in ciascuno.
  15. La vita attiva da sé sola non basta a servir Cristo; come abbisogni dell'aiuto della contemplativa.
  16. Nel fondo del proprio niente si trova Dio.
  17. ...fa che l'uomo tocchi con mano l'insufficienza delle sue forze e della sua ragione, onde conosca la necessità della mano di Dio che il sostenga.
  18. Dobbiamo corrispondere col crescere in virtù e col darsi senza riserve a Dio.
  19. Siamo «la pupilla degli occhi di Dio».
  20. Il fine ultimo dell'universo e dell'uomo in particolare e di tutte le società... consiste nella carità o amicizia e amore mutuo..
  21. Pochissimi sono coloro i quali intendano quello che Iddio farebbe di loro se Egli non fosse a' suoi disegni da essi impedito.
 
Preghiera a San Gaspare Luigi Bertoni
O Padre ricco di misericordia, che ti riveli continuamente ai piccoli e agli umili, ti ringraziamo per la testimonianza evangelica che, per tuo dono, ci ha lasciato San Gaspare Bertoni.
 Per sua intercessione donaci il Tuo Spirito che susciti in noi i sentimenti di fiducia e di santo abbandono che egli apprese alla scuola di Gesú Crocefisso.
Concedici un raggio di quella divina Sapienza con la quale egli guidò alla perfezione cristiana quanti ricorrevano al suo consiglio.
Dietro il suo esempio facci sperimentare la gioia di donarci per il bene dei fratelli e per l'avvento del Tuo Regno. Amen.

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