«Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!».
Qualcuno mi ha toccato
Il suo nome ricorre per la prima volta nei Vangeli apocrifi e si riferisce alla donna emorroissa di nome Bernike in greco, Veronica in latino, che implorando Gesù per la sua guarigione, mentre passava stretto nella folla, riuscì a toccargli il lembo del mantello, guarendo all'istante.
La tradizione cristiana racconta che successivamente, la pia donna, votò la propria vita alla diffusione della buona novella e viaggiò per l'Europa lasciando a Roma il lino col volto Santo («la vera icona», come predestinato dal suo stesso nome) e proseguì in Francia dove iniziò la conversione dei galli.
L'episodio di Veronica che asciuga il volto di Gesù con un telo, ha preso grande diffusione, oscurando quasi del tutto, l'episodio della emorroissa, che sarebbe secondo taluni, la stessa donna, anche se non vi sono certezze documentali.
Santa Veronica ha un particolare culto in Francia, dove la si considera come la donna che dopo la morte del Salvatore, andata sposa a Zaccheo si reca ad evangelizzare le Gallie. Sarebbe morta nell'eremitaggio di Soulac. Chiamata anche santa Venice o Venisse, è patrona in Francia, dei mercanti di lino e delle lavandaie. (Avvenire)
Preghiera a Santa Veronica
O gloriosa santa Veronica, che viveste con Gesù, che ne conosceste l'esemplare ed immacolata sua vita, la sua passione e la sua morte, e che in cielo ne conosceste pure la sua gloria, vicina, intercedete acciò possa partecipare alle grazie della Divina Misericordia.
E come in premio delle vostre virtù aveste il miracolo dell'effigie di Cristo stesso, fate, o gloriosa santa Veronica, che Gesù sia impresso nel mio cuore e possa io operare secondo i suoi voleri, perseverando nelle opere della sua santa Religione, e per i meriti della passione di Nostro Signore Gesù Cristo possa passare un giorno nel gaudio del cielo. Così sia.
Qualcuno mi ha toccato
Il suo nome ricorre per la prima volta nei Vangeli apocrifi e si riferisce alla donna emorroissa di nome Bernike in greco, Veronica in latino, che implorando Gesù per la sua guarigione, mentre passava stretto nella folla, riuscì a toccargli il lembo del mantello, guarendo all'istante.
La tradizione cristiana racconta che successivamente, la pia donna, votò la propria vita alla diffusione della buona novella e viaggiò per l'Europa lasciando a Roma il lino col volto Santo («la vera icona», come predestinato dal suo stesso nome) e proseguì in Francia dove iniziò la conversione dei galli.
L'episodio di Veronica che asciuga il volto di Gesù con un telo, ha preso grande diffusione, oscurando quasi del tutto, l'episodio della emorroissa, che sarebbe secondo taluni, la stessa donna, anche se non vi sono certezze documentali.
Santa Veronica ha un particolare culto in Francia, dove la si considera come la donna che dopo la morte del Salvatore, andata sposa a Zaccheo si reca ad evangelizzare le Gallie. Sarebbe morta nell'eremitaggio di Soulac. Chiamata anche santa Venice o Venisse, è patrona in Francia, dei mercanti di lino e delle lavandaie. (Avvenire)
Preghiera a Santa Veronica
O gloriosa santa Veronica, che viveste con Gesù, che ne conosceste l'esemplare ed immacolata sua vita, la sua passione e la sua morte, e che in cielo ne conosceste pure la sua gloria, vicina, intercedete acciò possa partecipare alle grazie della Divina Misericordia.
E come in premio delle vostre virtù aveste il miracolo dell'effigie di Cristo stesso, fate, o gloriosa santa Veronica, che Gesù sia impresso nel mio cuore e possa io operare secondo i suoi voleri, perseverando nelle opere della sua santa Religione, e per i meriti della passione di Nostro Signore Gesù Cristo possa passare un giorno nel gaudio del cielo. Così sia.