"Dio eterno, verso cui mi sono protesa fin dal seno di mia madre, Te che la mia anima ha amato con tutte le sue forze, poni al mio fianco un Angelo luminoso che mi conduca per mano dove si trova l'acqua del riposo, nel seno dei santi patriarchi!"
Per diversi anni rimase al fianco della madre per aiutarla nel governo della casa e nell’educazione dei fratelli. Esercitò un’influenza decisiva sulle scelte dei due fratelli più famosi, Basilio di Cesarea e Gregorio di Nissa.
Quando gli uomini ebbero trovata la loro strada, madre e figlia decisero di ritirarsi ad Annesi sulle rive del fiume Iris. Qui Macrina divenne la superiora del monastero doppio dove uomini e donne si sforzavano di vivere in pienezza il Vangelo.
Al ritorno dal concilio di Antiochia, Gregorio di Nissa si fermò ad Annesi per salutare la sorella. Fu l’ultimo incontro tra i due dato che Macrina morì nel 380 a soli 53 anni. Gregorio, tuttavia, fece a tempo a sentire dalle sue labbra la grandiosa preghiera pronunciata prima di morire. La sua spiritualità e la sua vita sono narrate dallo stesso Gregorio.
Preghiera di santa Macrina
Tu, o Signore, distruggesti per noi la paura della morte.
Tu rendesti per noi inizio della vera vita la fine dell'esistenza di quaggiù.
Tu per qualche tempo fai riposare nel sonno i nostri corpi e li svegli di nuovo al suono dell'ultima tromba.
Tu dai in deposito alla terra, la nostra terra che plasmasti con le tue mani e di nuovo fai rivivere ciò che ci hai dato, trasformando con l'immortalità e la grazia quello che in noi è mortale e deforme.
Tu ci salvasti dalla maledizione e dal peccato, diventando per noi l'una e l'altro.
Tu schiacciasti le teste del serpente, che attraverso l'abisso della disobbedienza afferrò l'uomo nelle sue fauci.
Tu ci apristi la strada della resurrezione, spezzando le porte dell'inferno e rendendo impotente colui che dominava sulla morte.
Tu desti a coloro che ti temono come vessillo il segno della santa croce, per distruggere l'avversario e rendere sicura la nostra vita.
O Dio eterno, verso il quale mi sono slanciata fin dal seno di mia madre, che la mia anima amò con tutta la sua forza, al quale consacrai e la mia carne e il mio spirito dalla mia giovinezza fino ad ora, tu mettimi accanto un angelo luminoso che mi conduca per mano al luogo del refrigerio, dove si trova l'acqua del riposo, presso il seno dei santi patriarchi.
Tu che hai spezzato la spada fiammeggiante e hai restituito al Paradiso l'uomo che è stato crocifisso insieme a te, e che si era affidato alla tua misericordia, anche di me ricordati nel tuo regno, perchè anche io sono stata crocifissa insieme a te, io che ho inchiodato le mie carni per rispetto religioso di te e che ho temuto i tuoi giudizi.
Non mi separi dai tuoi eletti l'abisso spaventoso; non si frapponga il Maligno sul mio cammino; non venga scoperto davanti ai tuoi occhi, il mio peccato se, ingannata dalla debolezza della mia natura, ho peccato con la parola,con le azioni e con il pensiero.
Tu che hai sulla terra il potere di rimettere i peccati, perdonami affinchè io possa avere ristoro e perchè venga trovata al tuo cospetto, nel momento in cui vengo spogliata del mio corpo, senza macchia, nella forma della mia anima, ma che il mio spirito, perfetto ed immacolato, venga accolto nelle tue mani come incenso di fronte a te.
Biografia
Prima di 10 fratelli, tra i quali ben 4 sono santi (lei, Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Pietro sacerdote e monaco), nacque in Ponto nel 327. Giovane e bella, era un partito agognato, ma scelse presto di dedicarsi esclusivamente a Dio.Per diversi anni rimase al fianco della madre per aiutarla nel governo della casa e nell’educazione dei fratelli. Esercitò un’influenza decisiva sulle scelte dei due fratelli più famosi, Basilio di Cesarea e Gregorio di Nissa.
Quando gli uomini ebbero trovata la loro strada, madre e figlia decisero di ritirarsi ad Annesi sulle rive del fiume Iris. Qui Macrina divenne la superiora del monastero doppio dove uomini e donne si sforzavano di vivere in pienezza il Vangelo.
Al ritorno dal concilio di Antiochia, Gregorio di Nissa si fermò ad Annesi per salutare la sorella. Fu l’ultimo incontro tra i due dato che Macrina morì nel 380 a soli 53 anni. Gregorio, tuttavia, fece a tempo a sentire dalle sue labbra la grandiosa preghiera pronunciata prima di morire. La sua spiritualità e la sua vita sono narrate dallo stesso Gregorio.
Preghiera di santa Macrina
Tu, o Signore, distruggesti per noi la paura della morte.
Tu rendesti per noi inizio della vera vita la fine dell'esistenza di quaggiù.
Tu per qualche tempo fai riposare nel sonno i nostri corpi e li svegli di nuovo al suono dell'ultima tromba.
Tu dai in deposito alla terra, la nostra terra che plasmasti con le tue mani e di nuovo fai rivivere ciò che ci hai dato, trasformando con l'immortalità e la grazia quello che in noi è mortale e deforme.
Tu ci salvasti dalla maledizione e dal peccato, diventando per noi l'una e l'altro.
Tu schiacciasti le teste del serpente, che attraverso l'abisso della disobbedienza afferrò l'uomo nelle sue fauci.
Tu ci apristi la strada della resurrezione, spezzando le porte dell'inferno e rendendo impotente colui che dominava sulla morte.
Tu desti a coloro che ti temono come vessillo il segno della santa croce, per distruggere l'avversario e rendere sicura la nostra vita.
O Dio eterno, verso il quale mi sono slanciata fin dal seno di mia madre, che la mia anima amò con tutta la sua forza, al quale consacrai e la mia carne e il mio spirito dalla mia giovinezza fino ad ora, tu mettimi accanto un angelo luminoso che mi conduca per mano al luogo del refrigerio, dove si trova l'acqua del riposo, presso il seno dei santi patriarchi.
Tu che hai spezzato la spada fiammeggiante e hai restituito al Paradiso l'uomo che è stato crocifisso insieme a te, e che si era affidato alla tua misericordia, anche di me ricordati nel tuo regno, perchè anche io sono stata crocifissa insieme a te, io che ho inchiodato le mie carni per rispetto religioso di te e che ho temuto i tuoi giudizi.
Non mi separi dai tuoi eletti l'abisso spaventoso; non si frapponga il Maligno sul mio cammino; non venga scoperto davanti ai tuoi occhi, il mio peccato se, ingannata dalla debolezza della mia natura, ho peccato con la parola,con le azioni e con il pensiero.
Tu che hai sulla terra il potere di rimettere i peccati, perdonami affinchè io possa avere ristoro e perchè venga trovata al tuo cospetto, nel momento in cui vengo spogliata del mio corpo, senza macchia, nella forma della mia anima, ma che il mio spirito, perfetto ed immacolato, venga accolto nelle tue mani come incenso di fronte a te.
Preghiera
Signore Dio eterno, la tua serva Macrina attraverso la vita cenobitica ha voluto seguire tuo Figlio Gesù Cristo fino a condividere la sua croce: noi ti preghiamo, liberaci dalla paura della morte e rendici capaci di vivere in modo che i nostri fratelli e le nostre sorelle abbiano la vita in abbondanza, nella pace e nella gioia cristiana. Per Cristo nostro Signore.Amen.