Vescovo e dottore della Chiesa
Patronato: Teologi, Stampatori
"Il Signore gli ha aperto la bocca in mezzo alla sua Chiesa, lo ha ricolmato dello Spirito di sapienza e d’intelletto, lo ha rivestito di un manto di gloria". (cf. Sir 15,5)
Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo.
Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all'età di 76 anni. (Avvenire)
Biografia
Sant'Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia - attualmente Souk-Ahras in Algeria - il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve un'educazione cristiana, ma dopo aver letto l'Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce sant'Ambrogio. L'incontro si rivela importante per il cammino di fede di Agostino: è da Ambrogio che riceve il battesimo.Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo.
Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all'età di 76 anni. (Avvenire)
Ama e fa' ciò che vuoi...
Pensieri di Sant'Agostino
- Ci hai fatti per Te, o Signore, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in Te.
- Dì all'anima mia: Io sono la tua salvezza. Dillo, che io l'oda. Ecco, le orecchie del mio cuore stanno davanti alla tua bocca, o Signore. Aprile, e dì all'anima mia: Io sono la tua salvezza.
- Angusta è la casa della mia anima perché Tu possa entrarvi: allargala dunque; è in rovina: restaurala; ma chi potrà purificarla, a chi griderò, se non a Te? Purificami, Signore dalle mie brutture, ignote a me stesso, e risparmia al tuo servo le brutture degli altri!
- Fra l'ultimo nostro respiro e l'inferno, c'è tutto l'oceano della misericordia di Dio.
- Chi non vede la meta del suo cammino, si attacchi alla croce ed essa lo porterà.
- Ormai Te solo amo, Te solo seguo, Te solo cerco.
- Donami di non dimenticarti. Donami di comprenderti. Mio Dio, mio Signore, donami di amarti.
- Dove c'è amore non c'è bisogno del perdono, perché quando ami, ami e basta.
- Angusta casa è l'anima mia perché ti possa accogliere: e Tu amplificala. Cade in rovina e Tu riparala. Ha ben di che disgustare i tuoi occhi: lo confesso lo so. Ma chi altri potrebbe mondarla? A chi altri se non a Te alzerò la mia voce: "Purificami, Signore, dai miei peccati occulti e tieni lontano il tuo servo dai peccati altrui".
- Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente.
- Vuoi essere un grande? Comincia con l'essere piccolo. Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo? Costruisci prima le fondamenta dell'umiltà.
- Colui che ha la carità nel cuore, ha sempre qualcosa da donare agli altri.
- Una vita di felicità non è forse la cosa che tutti vogliono e che nessuno rifiuta? Ma dove mai la si è conosciuta per desiderarla tanto? Dove mai la si è vista per esserne così attratti?
- La felicità è desiderare quello che già si possiede.
- Dio ci cura non cessando di strappare le erbacce dal nostro cuore. Continuamente ara il nostro cuore con l'aratro della predicazione, vi semina la sua parola, e attende i frutti della nostra pietà. Ringraziamo il nostro celeste agricoltore, perché i nostri frutti non arricchiscono lui, ma rendono beati noi...
- Dammi o Signore quello che comandi e poi comanda tutto quello che vuoi.
- Sei grande Signore e meriti ogni lode, grande è la tua sapienza, non ha limiti.
- Sei stato battezzato: la vecchia vita è morta, uccisa nella croce. È sepolta la vecchia nella quale hai vissuto, risorge la nuova.
- Il carico di Cristo è tanto leggero che solleva. Non sarai schiacciato da esso, ma senza di esso non ti solleverai.
- Se pensi di costruire l'edificio alto della santità, prepara prima le fondamenta dell'umiltà.
- Gesù si fa uomo pur essendo Dio, mentre l'uomo non si riconosce uomo mortale, fragile, peccatore, malato in modo da ricercare il Medico.
- L'uomo è opera di Dio, il peccatore è opera dell'uomo. Distruggi, o uomo, ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò che lui ha fatto.
- Ecco, tu dici, io canto. Tu canti, certo, lo sento che canti. Ma bada che la tua vita non abbia a testimoniare contro la tua voce. Canta con la voce, canta con il cuore, canta con la bocca, ma canta con la tua condotta santa.
- I nostri occhi (ciechi) sono curati con il collirio della fede.
- Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne,dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
- Non ti ho detto "sforzati" di cercare la via per giungere alla verità e alla vita. La via stessa è venuta a te e ti ha scosso dal sonno; e se è riuscita a scuoterti, alzati e cammina.
- Ogni amore o ascende o discende; dipende dal desiderio: se è buono ci innalziamo a Dio, se è cattivo precipitiamo nell'abisso...
- Se avrai la carità, avrai tutto; senza la carità nulla ti gioverà, qualunque cosa tu abbia.
- Quasi come un campo Dio trova i cuori degli uomini... Vuole piantarvi l'albero della carità.
- Nella confessione l'uomo esprime la sua umiltà, nella misericordia Dio manifesta la sua grandezza.
- La tua vecchiaia sia di un fanciullo, e la tua fanciullezza d'un vecchio; voglio dire, non esser savio con la superbia, non esser umile senza la sapienza.
- Persisti, persevera, tollera, sopporta l'indugio: così porterai la tua croce.
- Se manca solo la carità tutto è vuoto, se c'è questa tutto è pienezza.
- Non c'è scampo: o ti punisci da te stesso, o ti punisce lui. Vuoi che non punisca Dio? Punisci tu... Così comincerai a piacere a Dio, in quanto punisci in te quello che dispiace a Dio.
- Non deve odiare l'uomo a causa del suo vizio né deve amare il vizio a motivo dell'uomo, ma deve odiare il vizio e amare l'uomo.
- Tutto ciò che dirai con animo lacerato sarà rabbia di uno che punisce e non amore di uno che corregge. Ama, e poi dì quello che vuoi.
- Ama il peccatore, non in quanto è peccatore ma in quanto è uomo.
- Egli ti ha dato, non esaltarti; egli ti ha tolto, non deprimerti.
- Esultino tutti i cristiani: è il Natale di Cristo.
- Svegliati, uomo: per te Dio si è fatto uomo.
- Non è vera virtù se non quella che tende a quel fine dove è costituito il bene dell'uomo, quel bene di cui non esiste altro migliore.
- Sono diventato per me stesso terra di difficoltà e di abbondante sudore.
- Quanto più grandi saranno i sassi che lancerai contro il cielo tanto più grande sarà la rovina che ti ricadrà sulla testa.
- La tua anima non morirà se non l'avrai voluta uccidere tu stesso.
- Non si è lontani da Dio a livello spaziale, ma a livello di sentimenti. Ami Dio, gli sei vicino; odi Dio, gli sei lontano. Stando fisicamente in un posto solo puoi essere sia vicino che lontano.
- I tuoi passi sono i tuoi sentimenti. Il tuo cammino è la tua volontà. Amando sali, trascurando scendi. Stai sulla terra, ma sei in cielo, se ami Dio.
- Il cuore non si innalza come si alza un corpo. Per alzare un corpo, basta cambiargli posto; per alzare il cuore, basta cambiare la volontà.
- La carità stessa geme, la carità prega; di fronte ad essa colui che l'ha data non può chiudere le orecchie. Sta sicuro, la carità stessa prega; e ad essa sono intente le orecchie di Dio.
- La tua preghiera è un discorso con Dio; quando leggi, Dio parla con te; quando preghi, tu parli con Dio.
- Il peccato o sarà punito da te, oppure da Dio; se da te, sarà senza tuo danno, se da Dio, sarà sulla tua pelle.
- Il peccato dev'essere punito: o da te o da Lui. Se viene punito da te, allora viene punito senza di te; se al contrario non viene punito da te, viene punito insieme con te.
- Meglio essere ripreso da un uomo giusto, che essere lodato da un peccatore.
- Dio ti ha promesso il perdono, il domani nessuno te l'ha promesso.
- Ecco le vittime più gradite a Dio: la compassione, l'umiltà, la confessione, la pace, la carità.
- Se nel tuo cuore dorme la fede, è come se Cristo dorma nella tua barca: quel Cristo che abita in te per mezzo della fede.
- Tu ami, e stai zitto: L'amore è già una voce che sale a Dio, l'amore è il cantico nuovo.
- La prima via è l'umiltà, la seconda l'umiltà, la terza l'umiltà, e quante volte me lo chiederai, tante volte risponderò la stessa cosa.
- La superbia va temuta soprattutto quando facciamo il bene, perché il bene che facciamo non lo perdiamo per la ricerca della lode.
- Quanto più in alto siamo posti, in tanto maggiore pericolo siamo.
- Cristo è la porta per cui io entro in voi. Entro per Cristo... nei vostri cuori.
- Chiedi colui che ha fatto tutto, e in lui e da lui avrai anche tutte le cose che ha fatto.
- (Signore) Dammi, se vuoi, anche in questa vita le cose che cerco, ma se non vuoi, sii tu la vita mia, tu, che sempre io cerco.
- Non in tutte le cose si deve accusare il diavolo; a volte infatti lo stesso uomo è diavolo a se stesso.
- Quaggiù si brama, lassù si consegue, qui si sospira, là si gode; qui si prega, là si cantano lodi; qui si geme, là si esulta.
- Tutto il nostro da fare sarà un alleluia che non verrà mai meno.
- E questa è la vita beata: godere presso di te, di te e a motivo di te.
- Cristo Dio è la patria dove siamo diretti; Cristo uomo è la via per la quale procediamo.
- Le lagrime si vedono, ma non si odono; le lagrime scorrono, non risuonano. Eppure hanno la loro voce, come aveva la sua voce il sangue di Abele... Poiché anche le lagrime sono il sangue del cuore.
- Un cuore integro è migliore di una testa importante.
- Mai dica il tuo cuore: Soltanto io sono buono. Se hai cominciato ad essere buono, sii convinto che, come hai potuto esserlo tu, così ci sono altri che l'hanno potuto.
- Chi afferma di sapere ciò che non sa, è un temerario; chi dice al contrario di non sapere ciò che invece sa, si mostra ingrato.
- Se vivessimo rettamente tutti i giorni, anche qui avremmo giorni felici.
Preghiere di Sant'Agostino
Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile.E l’uomo vuole lodarti, una
particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale,
che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti
ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti.
Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti
per te, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te.Chi mi farà riposare in Te, chi ti farà venire nel mio cuore a
inebriarlo? Allora dimenticherei i miei mali, e il mio unico bene
abbraccerei: Te. Cosa sei tu per me? Abbi misericordia, affinché io
parli. E cosa sono io stesso per te, sì che tu mi comandi di amarti e ti
adiri verso di me e minacci, se non ubbidisco, gravi sventure, quasi
fosse una sventura lieve l’assenza stessa di amore per te? Oh, dimmi,
per la tua misericordia, Signore Dio mio, cosa sei per me? Di’ all’anima
mia: la salvezza tua io sono. Dillo, che io l’oda. Ecco, le orecchie
del mio cuore stanno davanti alla tua bocca, Signore. Aprile e di’
all’anima mia: la salvezza tua io sono. Rincorrendo questa voce io ti
raggiungerò, e tu non celarmi il tuo volto. Che io muoia per non morire,
per vederlo.
Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.
Quanto ci amasti, Padre buono che non risparmiasti il tuo unico Figlio, consegnandolo agli empi per noi! Quanto amasti noi, per i quali Egli, non giudicando una usurpazione la sua uguaglianza con te, si fece suddito fino a morire in croce, ci rese, da servi, tuoi figli nascendo da te e servendo a noi! A ragione è salda la mia speranza in lui che guarirai tutte le mie debolezze. Senza di lui dispererei. Le mie debolezze sono molte e grandi, ma più abbondante è la tua medicina.
O Dio, creatore dell’universo concedimi prima di tutto che io ti preghi bene, quindi che mi renda degno di essere esaudito, ed infine di ottenere da te la redenzione.
Signore mio Dio, mia unica speranza esaudiscimi e fa sì che non cessi di cercarti per stanchezza, ma cerchi sempre la tua faccia con ardore.
Padre Agostino, vieni a raccoglierci dalle nostre dispersioni, vieni a ricondurci a casa, mettici in pellegrinaggio verso le profondità interiori di noi stessi là dove, per fortuna, non ha pace l’inquietudine del nostro cuore.
Ti chiediamo in dono il coraggio di percorrere ogni giorno la via del ritorno in noi stessi, nel nostro uomo interiore, lì dove ti si è rivelato un Amore al di là di ogni attesa, che nel cuore ti aspettava e proprio nel cuore ti è venuto incontro.
Padre Agostino, tu sei stato appassionato cantore della Verità, noi sembriamo averne smarrito la via; insegnaci a non aver mai paura di essa, perché il suo splendore è riflesso del volto di Dio.
E con la Verità scopriremo la bellezza di ogni cosa creata e prima di tutto di noi stessi, immagine e somiglianza di Dio, di cui abbiamo sempre più struggente nostalgia.
Padre Agostino, tu hai cantato la bellezza e la chiarezza dell’umana natura, alla cui divina origine vorremmo tornare, per poter costruire una società nuova.
Ridesta nella nostra arida società il fascino del cuore puro che, finalmente, vede Dio; ridesta la fiducia e la gioia dell’amicizia vera.
Infine mettici in cammino con te verso mete di pace, facendo bruciare il nostro cuore della tua stessa passione per l’unità e la concordia, sicché costruiamo una città di Dio ove sia bella e santa la convivenza e la vita più degna d’essere vissuta, a gloria di Dio e per la felicità degli uomini. Amen.
La casa della mia anima
Angusta è la casa della mia anima perché tu possa entrarvi: allargala dunque; è in rovina: restaurala; ma chi potrà purificarla, a chi griderò, se non a te? Purificami, Signore dalle mie brutture, ignote a me stesso, e risparmia al tuo servo le brutture degli altri .
Io cerco la felicità della vita
Come ti cerco, dunque Signore? Cercando te, Dio mio, io cerco la felicità della vita. Ti cercherò perché l’anima mia viva. Il mio corpo vive della mia anima e la mia anima vive di te.Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.
O Dio, creatore dell’universo concedimi prima di tutto che io ti preghi bene, quindi che mi renda degno di essere esaudito, ed infine di ottenere da te la redenzione.
O Dio, dal quale allontanarsi è cadere, verso cui voltarsi è risorgere, nel quale rimanere è aver sicurezza; o Dio, che abbandonare è andare in rovina, a cui tendere è amare, che vedere è possedere; o Dio, al quale ci stimola la fede, ci innalza la speranza, ci unisce la carità; o Dio, che ci rendi degni di essere esauditi; o Dio, che ci unisci; o Dio, che ci induci alla verità piena; o Dio, che ci purifichi e ci prepari ai premi divini: vienimi incontro benevolo.
Ormai io te solo amo, te solo seguo, te solo cerco e sono disposto ad essere soggetto a te soltanto, poiché tu solo con giustizia eserciti il dominio ed io desidero essere di tuo diritto.
Comanda ed ordina ciò che vuoi, ti prego, ma guarisci ed apri le mie orecchie affinché possa udire la tua voce. Guarisci ed apri i miei occhi affinché possa vedere i tuoi cenni. Allontana da me i movimenti irragionevoli affinché possa riconoscerti. Dimmi da che parte devo guardare affinché ti veda, e spero di poter eseguire tutto ciò che mi comanderai. Sento che devo ritornare a te; a me che picchio si apra la tua porta; insegnami come si può giungere fino a te. Tu mostrami la via e forniscimi ciò che necessita al viaggio. Se con la fede ti ritrovano coloro che tornano a te, dammi la fede; se con la virtù, dammi la virtù; se con il sapere, dammi il sapere. Aumenta in me la fede, aumenta la speranza, aumenta la carità.
Ormai io te solo amo, te solo seguo, te solo cerco e sono disposto ad essere soggetto a te soltanto, poiché tu solo con giustizia eserciti il dominio ed io desidero essere di tuo diritto.
Comanda ed ordina ciò che vuoi, ti prego, ma guarisci ed apri le mie orecchie affinché possa udire la tua voce. Guarisci ed apri i miei occhi affinché possa vedere i tuoi cenni. Allontana da me i movimenti irragionevoli affinché possa riconoscerti. Dimmi da che parte devo guardare affinché ti veda, e spero di poter eseguire tutto ciò che mi comanderai. Sento che devo ritornare a te; a me che picchio si apra la tua porta; insegnami come si può giungere fino a te. Tu mostrami la via e forniscimi ciò che necessita al viaggio. Se con la fede ti ritrovano coloro che tornano a te, dammi la fede; se con la virtù, dammi la virtù; se con il sapere, dammi il sapere. Aumenta in me la fede, aumenta la speranza, aumenta la carità.
Signore mio Dio, mia unica speranza esaudiscimi e fa sì che non cessi di cercarti per stanchezza, ma cerchi sempre la tua faccia con ardore.
Dammi Tu la forza di cercare Tu che hai fatto sì di essere trovato e mi hai dato la speranza di trovarti con una conoscenza sempre più perfetta. Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza; dove mi hai aperto ricevimi quando entro; dove mi hai chiuso, aprimi quando busso. Fa’ che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te. Aumenta in me questi doni.
Purificami da ogni altro desiderio
A te io anelo e proprio a te io chiedo gli strumenti per anelare a te. Se mi abbandoni, infatti, muoio; ma non mi abbandonerai, perché sei il bene sommo, che sempre vien raggiunto da coloro che lo cercan rettamente. E lo cerca rettamente chiunque sia stato da te reso capace di cercare rettamente. Fa', o Padre, che anch'io ti cerchi, preservami dall'errore: che nella mia ricerca non si presenti a me nient'altro che te. Se non desidero null'altro che te, fa', te ne prego, o Padre, che ti trovi. E se vi fosse ancora in me qualche desiderio superfluo, sii tu stesso a purificarmene, e rendimi capace di vederti.
Sequela
Signore, rendici capaci di vivere con amore la nostra vocazione, da veri innamorati della bellezza spirituale, rapiti dal profumo di Cristo che esala da una vita di conversione al bene, stabiliti non come schiavi sotto una legge, ma come uomini liberi guidati dalla grazia.
Preghiera a Sant' Agostino
di M. Alessandra Macajone
Agostino, padre nostro e di tutti, fratello a tutti contemporaneo, tu, uomo dell’insonne ricerca interiore, che hai ben conosciuto i luminosi sentieri di Dio e sperimentato le vie tortuose degli uomini, fatti nostro maestro di vita e compagno di viaggio.Siamo disorientati, smarriti, malati di inconsistenza. Ingannati ogni giorno da mete false e alienanti, anche noi, come te, amiamo in cambio di Dio, favole immense e infinite menzogne.Padre Agostino, vieni a raccoglierci dalle nostre dispersioni, vieni a ricondurci a casa, mettici in pellegrinaggio verso le profondità interiori di noi stessi là dove, per fortuna, non ha pace l’inquietudine del nostro cuore.
Ti chiediamo in dono il coraggio di percorrere ogni giorno la via del ritorno in noi stessi, nel nostro uomo interiore, lì dove ti si è rivelato un Amore al di là di ogni attesa, che nel cuore ti aspettava e proprio nel cuore ti è venuto incontro.
Padre Agostino, tu sei stato appassionato cantore della Verità, noi sembriamo averne smarrito la via; insegnaci a non aver mai paura di essa, perché il suo splendore è riflesso del volto di Dio.
E con la Verità scopriremo la bellezza di ogni cosa creata e prima di tutto di noi stessi, immagine e somiglianza di Dio, di cui abbiamo sempre più struggente nostalgia.
Padre Agostino, tu hai cantato la bellezza e la chiarezza dell’umana natura, alla cui divina origine vorremmo tornare, per poter costruire una società nuova.
Ridesta nella nostra arida società il fascino del cuore puro che, finalmente, vede Dio; ridesta la fiducia e la gioia dell’amicizia vera.
Infine mettici in cammino con te verso mete di pace, facendo bruciare il nostro cuore della tua stessa passione per l’unità e la concordia, sicché costruiamo una città di Dio ove sia bella e santa la convivenza e la vita più degna d’essere vissuta, a gloria di Dio e per la felicità degli uomini. Amen.