05 gennaio

Beato Pietro Bonilli

Chi non semina non raccoglie - soleva ripetere -. La fede viene dall'insegnamento, come dice san Paolo. E la Parola di Dio deve trovare un terreno ben preparato per attecchire e germogliare.

Biografia
Nacque a San Lorenzo di Trevi (Perugia) il 15 Marzo 1841. Dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1863, fu parroco di Cannaiola di Trevi per 34 anni. In questa cittadina fondò il 13 Maggio 1888 la Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto.

Un istituto dedicato all'assistenza di poveri, orfani, sordomuti, ciechi e persone abbandonate. Nel 1898 diventò canonico della Cattedrale di Spoleto. Diventato vescovo, Pietro Bonilli passò gli ultimi anni della sua vita in solitudine in una piccola camera.

Morì a Spoleto nel 1935. Fu proclamato beato da Giovanni Paolo II il 24 Aprile 1988. Bonilli ebbe come padre spirituale ed ispiratore don Ludovico Pieri, un santo sacerdote di Trevi (che fu padre spirituale ed ispiratore anche del beato Placido Riccardi).

La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Cannaiola di Trevi, oggi si chiama anche Santuario del Beato Pietro Bonilli. All'interno di questo edificio, nella cappella a fianco del campanile, riposano le spoglie mortali di Pietro Bonilli, traslate il 24 aprile 1998 dal suo Santuario di Spoleto, reso inagibile dagli eventi sismici del settembre 1997. (Avvenire)

Pensieri del Beato Pietro Bonilli
  • Il termometro della pietà si misura al confessionale e nella presenza alla santa Messa e alla Comunione.
  • Il più efficace rimedio - diceva - al decadere della vita cristiana e ai tanti mali che affliggono oggi la nostra società, è presentare al popolo gli insuperabili modelli della santa Famiglia di Nazaret. 
  • La stampa - dirà - è una delle armi più potenti in mano ai nemici della Chiesa per diffondere il male; noi la useremo per difendere i più grandi valori della fede e della morale. Tutti i cattolici devono impegnarsi in questa battaglia per la gloria di Dio e il bene dell'umanità.
  • Tra i mali gravissimi che affliggono oggi la società nessuno è più grave e pericoloso dell'ignoranza religiosa che pervade tutte le classi sociali.
  • E' questo il male più grave che dobbiamo combattere con ogni mezzo. L'ignoranza religiosa porta all'indifferenza e all'abbandono della pratica della vita cristiana.
  • L'amore alla sacra Famiglia - scriveva - è per me amore al prossimo, carità per i derelitti, aiuto agli orfani, zelo per la salute dei più poveri e abbandonati... Opero con piena fiducia in Dio, sicuro che il Signore non negherà il suo aiuto a un'opera di così grande carità".
  • Sono un povero uomo - andava ripetendo -, un peccatore bisognoso di perdono e di misericordia. Se mi volete bene, pregate per me perché possa salvarmi!
  • lo non merito nulla - ripeteva -. Ho solo cercato di compiere il mio dovere, di fare un po' di bene, con l'aiuto di Dio e della Madonna. Al Signore e solo a lui ogni gloria e onore.
  • Se Dio avesse trovato una persona più povera di me, più incapace, chissà quali grandi opere avrebbe realizzate per la sua Chiesa. Noi siamo solo poveri strumenti nelle mani dell' Artefice divino, che sceglie le creature meno adatte, perché risplenda il suo potere e amore infinito.
  • Gesù è nato povero, è vissuto povero, fino a poter affermare: "Le volpi hanno una tana, gli uccelli un nido, il Figlio di Dio non ha una pietra dove posare il capo" (Matteo 8,20). Le sue scelte devono essere le nostre.
  • Per me la santa Famiglia di Nazaret è segno di civiltà, progresso, fratellanza universale, pace e felicità temporale ed eterna.
  • Il servizio al prossimo - esortava - non deve mai distoglierci dal raccoglimento. La preghiera deve occupare sempre il primo posto, anche se immersi nel più intenso lavoro a servizio degli altri. L'azione deve sempre coniugarsi con la contemplazione.
  • Il mio ideale è la Santa Famiglia: Gesù, Maria e Giuseppe. Questi tre santi Personaggi debbo amare e servire... Oh, venga presto il giorno in cui la nostra Italia, e l'Europa, il mondo non respiri altro che la Santa Famiglia, non veda altro che la Santa Famiglia, non ami che la Santa Famiglia; venga presto il momento in cui con la voce, con lo scritto, con le opere d'un cuore ardente pubblicheremo per tutto le glorie della Santa Famiglia!
  • Un sol pensiero ci sta fisso in mente e ci guida in tutto: la Santa Famiglia e la famiglia cristiana... a questo consacreremo e sostanze e forze e vita.
Preghiere al Beato Pietro Bonilli
Formula di affidamento delle famiglie cristiane
O Gesù, Redentore nostro amabilissimo, che venuto ad illuminare il mondo con la dottrina e con l’esempio, volesti passare la maggior parte della tua vita terrena umile e soggetto a Maria ed a Giuseppe nella povera casa di Nazaret, santificando quella Famiglia, che doveva essere l’esemplare di tutte le famiglie cristiane, accogli benigno la nostra che ora a Te si affida.
Proteggila, custodiscila e stabilisci in essa il tuo santo timore, la pace e l’unione dei cuori, affinché uniformandoci al divino modello della tua Famiglia possiamo conseguire insieme, nessuno escluso, la beatitudine eterna.

Maria, Madre amorosa di Gesù e Madre nostra, con la tua pietosa intercessione rendi accetta a Gesù questa umile offerta ed ottienici le sue grazie e benedizioni.
O Giuseppe, custode santissimo di Gesù e Maria, aiutaci con le tue preghiere in ogni necessità; fa’ che possiamo, con Maria e con te, eternamente benedire il nostro Redentore Gesù.

O Dio, Trinità Santissima, che hai suscitato nella Chiesa il Beato Pietro Bonilli, apostolo della Sacra Famiglia, alla cui sublime scuola si è ispirato per accendere una luce di speranza di fronte ad ogni sofferenza per infondere serenità in ogni cuore, aiutaci ad imitare il suo esempio e concedici, per sua intercessione, la grazia che umilmente Ti domandiamo. Tre Gloria…

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