Noi ti seguiamo, Signore Gesù, ma tu chiamaci perché ti seguiamo. Senza di te nessuno potrà salire. Tu sei la via, la verità, la vita, il premio. Accogli i tuoi, sei la via. Confermali, sei la verità. Vivificali, sei la vita.
Biografia
Aveva scelto la carriera di magistrato – seguendo le orme del papà, prefetto romano della Gallia – e a trent’anni si trovava già ad essere Console di Milano, città che era allora capitale dell’Impero. Così, quel 7 dicembre dell’anno 374, in cui cattolici e ariani si contendevano il diritto di nominare il nuovo Vescovo, toccava a lui garantire in città l’ordine pubblico, e impedire che scoppiassero tumulti.
«Ambrogio Vescovo!»
L’imprevedibile accadde quando egli parlò alla folla con tanto buon senso e autorevolezza che si levò un grido: «Ambrogio Vescovo!». E pensare che era soltanto un catecumeno in attesa del Battesimo! Cedette, quando comprese che quella era anche la volontà di Dio che lo voleva al suo servizio.
Cominciò distribuendo i suoi beni ai poveri e dedicandosi a uno studio sistematico della Sacra Scrittura. Imparò a predicare, divenendo uno dei più celebri oratori del suo tempo, capace di incantare perfino un intellettuale raffinato come Agostino di Tagaste, che si convertì grazie a lui. Da Ambrogio la Chiesa di Milano ricevette un’impronta che si conserva ancor oggi, anche nel campo liturgico e musicale. Mantenne stretti e buoni rapporti con l’imperatore, ma era capace di resistergli quand’era necessario, ricordando a tutti che «l’imperatore è dentro la Chiesa, non sopra la Chiesa».
E quando seppe che Teodosio il Grande aveva ordinato una violenta e ingiusta repressione a Tessalonica, non temette di esigere dal sovrano una pubblica espiazione. Dicono che al termine della sua vita abbia confidato: «Non ho paura di morire, perché abbiamo un Signore buono!». Alla sua Chiesa lasciava un ricco tesoro di insegnamenti soprattutto nel campo della vita morale e sociale.
Pensieri e preghiere di Sant'Ambrogio
- Sia sempre nel nostro cuore e sulla nostra bocca la meditazione della sapienza e la nostra lingua esprima la giustizia.
- In Cristo abbiamo ogni cosa ed Egli è tutto per noi: Se desideri medicare le tue ferite, Egli è medico. Se sei travagliata dall'arsura della febbre, Egli è fonte. Se ti trovi oppressa dall'iniquità, Egli è giustizia. Se hai bisogno di aiuto, Egli è potenza. Se hai paura della morte, Egli è la vita. Se brami il paradiso, Egli è la via. Se fuggi le tenebre, Egli è la luce. Se cerchi il cibo, Egli è nutrimento. In Gesù abbiamo ogni cosa... Noi ti seguiamo, Signore Gesù, ma tu chiamaci perché ti seguiamo. Senza di te nessuno potrà salire. Tu sei la via, la verità, la vita, il premio. Accogli i tuoi, sei la via. Confermali, sei la verità. Vivificali, sei la vita.
- Il Signore ci conceda di navigare, allo spirare di un vento favorevole, sopra una nave veloce; di fermarci in un porto sicuro; di non conoscere dagli spiriti maligni, tentazioni più forti di quelle che siamo in grado di sostenere; di ignorare i naufragi della fede; di possedere una calma profonda, e, se qualche avvenimento suscita contro di noi i flutti di questo mondo, di avere, vigile al timone per aiutarci, il Signore Gesù, il quale con la sua Parola comandi alla tempesta di placarsi e ridistenda sul mare la bonaccia. A lui onore e gloria, lode perenne nei secoli. Amen
- Se la Chiesa ha dell’oro non è per custodirlo, ma per donarlo a chi ne ha bisogno... Meglio conservare i calici vivi delle anime che quelli di metallo. La terra è stata creata come bene comune per tutti, ricchi e poveri.
- Tieni saldo il timone della fede in modo che le violente tempeste di questo mondo non possano turbare il suo corso. Il mare è davvero grande, sconfinato; ma non aver paura, perché “È lui che l’ha fondata sui mari, e sui fiumi l’ha stabilita” (Sal 23,2). Perciò non senza motivo, fra le tante correnti del mondo, la Chiesa resta immobile, costruita sulla pietra apostolica, e rimane sul suo fondamento incrollabile contro l’infuriare del mare in tempesta. È battuta dalle onde ma non è scossa e, sebbene di frequente gli elementi di questo mondo infrangendosi echeggino con grande fragore, essa ha tuttavia un porto sicurissimo di salvezza dove accogliere chi è affaticato.
Preghiere a Sant'Ambrogio
O glorioso Arcivescovo Sant'Ambrogio, che fuggiste sempre gli onori e le dignità, e solo le accettaste per non contraddire alle divine aspirazioni, che vi volevano modello di ogni virtù a tutti; ottenetemi, vi prego, di fuggire le mondane distinzioni, e di gloriarmi solo nel compiere esattamente la volontà del Signore. Pater, etc.O glorioso Arcivescovo Sant'Ambrogio, che impiegaste tutta la vostra vita nel difendere la verità della fede, contro gli assalti dell'eresia e dell'empietà; ottenetemi, vi prego, la grazia di professar costantemente e difendere con intrepidezza fino alla morte quella santa religione di cui per divina misericordia ebbi la sorte avventurata di nascere. Pater, etc.
O glorioso Arcivescovo Sant'Ambrogio, che non temeste di predicare la verità anche in faccia ai potenti, e trionfaste dei cuori più ritrosi colla vostra eloquenza celeste: ottenetemi, Vi prego, la grazia che io non mi lasci mai dominare dagli umani rispetti; e che con la dolcezza del mio parlare e con la mansuetudine del mio tratto edifichi il mio prossimo nel mentre che attendo alla mia perfezione. Pater, etc.
Con pietà di figli veniamo, o glorioso Sant’Ambrogio, ad aprire, gli afflitti nostri cuori a Voi, che pur vedete la rovina portata dalla incredulità e dalle sette in mezzo alla vostra eredità. Voi, martello del superstite paganesimo e della invadente eresia, otteneteci dalla Divina Clemenza che ognora più sia manifesta la stoltezza di una scienza senza Dio, di una società senza Vangelo, di una morale senza divine sanzioni e insieme la necessità imperiosa che Cristo regni nella integrità dei suoi diritti nel mondo.
Intorno a Voi si spandeva il profumo della divozione, l’amore al Divin Sacramento ed alla Vergine, il decoro della illibata castità, la santificazione dei dolci affetti della famiglia: Voi dunque, fate che rifioriscano le virtù più belle e ad ogni stato convenienti, affinché cristiana sia di fatto ogni età e condizione, santo il clero e il popolo.
Infine, a norma del pensare, dell’amare, dell’operare e dell’insegnare Voi aveste sempre l’infallibile Cattedra di Pietro: impetrate quindi che cattolici e dissidenti siano o divengano una mente sola ed un sol cuore col Romano Pontefice.
Gran Santo, Dottore, Cittadino e Padre, dalla Divina Bontà intercedete grazia di perseveranza ai giusti e di conversione ai tristi, di pace alle famiglie e di concordia e tranquillità ai popoli, sicché il vostro spirito, che è spirito vitale di Cristo, tutto e tutti vivifichi nel tempo per l’eternità. Così sia.
Vi saluto ed umilmente vi venero, o glorioso dottore Sant’Ambrogio, che con lo splendore della vostra celeste e soave dottrina avete illuminato il mondo, e dissipate le tenebre dell’errore, e chiamato alla Fede uno dei più grandi ingegni del vostro tempo, Sant’Agostino. Vi ringrazio di ogni beneficio ricevuto, e vi prego d’impetrarmi all’Eterno Divino Pastore la grazia di ben regolare l’anima mia, di apprendere le scienze necessarie per adempiere i miei doveri ed acquistare la vita eterna. Così sia. Pater, Ave, Gloria
O glorioso Sant’Ambrogio, volgete uno sguardo pietoso alla nostra Diocesi, di cui voi siete il Patrono; dissipate da essa l’ignoranza nelle cose religiose; impedite all’errore ed all’eresia di diffondersi; affezionateci sempre più alla Santa Sede; otteneteci la vostra fortezza cristiana contro le tentazioni, il vostro coraggio contro i riguardi umani ed il vostro ardore per il bene, affinché, ricchi noi pure di meriti, possiamo un giorno assiederci vicini a Voi in cielo. Così sia. Pater, Ave, Gloria.