02 gennaio

San Basilio Magno Vescovo e dottore della Chiesa

"Colui che ha riempito l'universo delle sue creature e ci ha lasciato in tutte le cose ricordi visibili delle sue meraviglie, riempia i vostri cuori di ogni gioia spirituale".

Biografia
Nato intorno al 330 in Cappadocia, a Cesarea, oggi la città turca di Kaysery, Basilio proveniva da una famiglia dalla profonda spiritualità. Oltre ai genitori anche tre dei suoi nove fratelli sono annoverati tra i santi.
Prima di essere vescovo nella sua terra natale, aveva vissuto in Palestina e Egitto. Vi era stato attratto dal richiamo del deserto e della vita monastica. Fu in solitudine che, insieme con Gregorio di Nazianzo conosciuto durante gli studi ad Atene, elaborò la regola per i monaci basiliani, che sarà imitata anche in Occidente.
Visse appena 49 anni ma la sua intensa e profonda attività di predicatore gli valsero il titolo di «Magno».
Ricevette l'ordinazione sacerdotale verso il 364 da Eusebio di Cesarea cui successe sulla cattedra vescovile nel 370. Durante il servizio episcopale si impegnò attivamente contro l'eresia ariana. Morì l'1 gennaio 379 a Cesarea dove fu sepolto.
Tra le sue opere dottrinali si ricorda soprattutto il celebre trattato teologico sullo Spirito Santo. (Avvenire)

Un pensiero al giorno di San Basilio Magno
  1. Non è perfetto chi bene comincia: è approvato da Dio chi conclude bene.
  2. Se ti comporti bene non è sempre detto che tu raccolga bene. Ma se ti comporti male, i frutti del male, nonostante la loro apparente bellezza, si trasformeranno in un lento veleno che appesterà molti dei tuoi giorni.         
  3. Lascia ai tuoi figli un buon ricordo piuttosto che molto denaro .
  4. Se tutti ci accontentassimo del necessario, e dessimo il superfluo ai bisognosi, non ci sarebbe più né ricco né povero.
  5. Le passioni sono flutti : se ti terrai più in alto di loro, sarai un sicuro pilota della vita.
  6. Quando userai quello che hai, quando lo godrai, se sei sempre occupato nelle fatiche di acquistare?
  7. I tuoi granai, se lo vuoi, sono le case dei poveri.
  8. Anche l'ipocrisia è frutto dell'invidia.
  9. Il culmine del cristianesimo è l'imitazione di Cristo nella misura in cui la può raggiungere un uomo, secondo quanto si addice alla vocazione di ciascuno.
  10. Se guardi l'oggi preferisci il piacere; se pensi all'eternità, allora scegli la virtù.
  11. Come ottenere di non distrarsi nella preghiera ? Pensando seriamente di trovarsi davanti a Dio.
  12. La ruggine è la principale malattia del frumento, e l'invidia lo è dell'amicizia.
  13. Avaro, tu dici di essere povero! E' vero: sei povero di carità, povero di bontà, povero di confidenza in Dio, povero di speranza eterna.
  14. Là dove sgorgano le lacrime si accende il fuoco spirituale che illumina le profondità dell'anima e riduce in cenere i peccati.
  15. Governa il tuo corpo con la ragione, come il cavaliere governa il cavallo col freno.
  16. La legge antica fu una lucerna che illuminò un solo popolo. Per questo, Giovanni Battista fu chiamato lucerna ardente e luminosa. Il Vangelo è invece una luce che illumina il mondo intero. Per questo, Cristo è il sole di giustizia e gli apostoli luminari del mondo.
  17. Se siamo saggi, raccogliamo ciò che può esserci utile ed è conforme a verità e lasciamo il resto, così come in un roseto cogliamo i fiori ed evitiamo le spine.
  18. Dove dominano la necessità e il destino non c'è posto per il merito.
  19. E' necessario imitare Cristo non solo nella perfezione della sua vita ma anche in quella della sua morte.
  20. Lo Spirito è il luogo dei santi e il santo è il luogo dello Spirito.
  21. Il Padre è principio di tutto, il Figlio è colui che mette in atto, lo Spirito Santo è colui che porta tutto alla perfezione.
  22. All'affamato appartiene il pane che metti in serbo; all'uomo nudo il mantello che tu conservi nei tuoi bauli; agli indigenti il denaro che tieni nascosto. Commetti tante ingiustizie quante sono le persone a cui potresti dare tutto ciò.
  23. Nessuno è escluso dalla bontà di Dio.
  24. Se non riusciamo a rinunciare a noi stessi e a portare la nostra croce, troveremo in noi molti ostacoli nel cammino al seguito di Gesù.
  25. I cani, quando vengono nutriti si ammansiscono; i leoni, quando vengono curati, diventano trattabili; invece, gli invidiosi, dinnanzi agli atti di riguardo, si esasperano ancora di più.
  26. Quando dai ad un povero nel nome del Signore fai insieme un dono e un prestito: un dono perchè non speri di essere rimborsato, un prestito perché... il Signore salderà il debito per lui.
  27. La bellezza delle cose visibili ci darà un'idea di Colui che è al di sopra di ogni bellezza.
  28. Nelle divine Scritture, come nella migliore farmacia, accessibile a tutti, si trova un rimedio adatto alla malattia di ciascuno.
  29. Cosa risponderai a Dio tu che vesti i muri e non vesti il tuo simile? Tu che ami il tuo cavallo e non hai uno sguardo per il tuo fratello in miseria? Tu che lasci marcire il tuo grano e non nutri chi ha fame? 
  30. Se uno spoglia chi è vestito si chiama ladro. E chi non veste l'ignudo, quando può farlo, merita forse un altro nome?
  31. Tutta la terra in silenzio e nel canto proclama la gloria del creatore.
In Maria fu preparato il disegno di salvezza...
Omelia di San Basilio Magno sulla natività di Cristo

O abisso della bontà e dell’amore di Dio per gli uomini! Ma noi, nonostante questo smisurato amore, ci sottraiamo al suo servizio. Perché Dio è in mezzo agli uomini? Gli uomini ne indagano il motivo mentre dovrebbero adorare la sua bontà. O uomo, che fare con te? Finché Dio rimane nelle altezze, tu non lo cerchi; quando discende accanto a te e conversa con te nella carne, non lo accogli ma cerchi il motivo per il quale hai potuto diventare familiare con Dio. Sappi che per questa ragione Dio è venuto nella carne, perché era necessario che questa carne, oggetto di maledizione, fosse santificata; che questa carne debole, fosse rafforzata; che questa carne, estranea a Dio, gli diventasse familiare; che questa carne caduta dal paradiso, fosse risollevata nei cieli. E qual è il luogo in cui lavora a tale disegno di salvezza? Il corpo della Santa Vergine Maria.

Chi prega ha le mani sul timone della storia.

Preghiera a San Basilio Magno
Colonna mistica della Santa Chiesa, glorioso San Basilio,
animato da viva fede e da ardente zelo, non solo abbandonasti il mondo per santificare te stesso, ma fosti ispirato da Dio a tracciare le regole della perfezione evangelica, per condurre gli uomini alla santità.
Con la tua sapienza difendesti i dogmi della fede, con la tua carità ti adoperasti a sollevare ogni sorte di miseria del prossimo.
La scienza ti rese celebre agli stessi pagani, la contemplazione ti elevò alla familiarità con Dio, e la pietà ti costituì regola vivente di tutti gli asceti, esemplare mirabile dei sacri pontefici, e modello invitto di fortezza a tutti i campioni di Cristo.
O grande Santo, impetrami la fede viva per operare secondo il Vangelo: il distacco dal mondo per mirare alle cose celesti, la carità perfetta per amare Dio sopra ogni cosa nel mio prossimo e specialmente ottienimi un raggio della tua sapienza per dirigere tutte le azioni a Dio, nostro ultimo fine, e così giungere un giorno all’eterna beatitudine in Cielo. Amen.

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