15 aprile

San Damiano de Veuster Sacerdote

Farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele, che agirà secondo i desideri del mio cuore.

Biografia
I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli. Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detti anche «Società del Picpus», dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, nato il 3 gennaio 1840, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano.

Nell'istituto c'è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, non va in missione perché malato e allora Damiano parte al suo posto anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui completa gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell'isola principale, Hawaii.

Nel 1873 va nell'isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio. Giovanni Paolo II lo beatificò a Bruxelles nel 1995, mentre Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009.

Le sue lettere rivelano una vita interiore insolitamente intensa e una profonda semplicità, tipica di coloro che sono costantemente consapevoli della presenza di Dio (Geenen).

Alcuni pensieri tratti dalle lettere di San Damiano de Veuster
Sul banco di scuola egli vi scrisse tre parole:
  • «Silenzio. Raccoglimento. Preghiera».
Ai suoi genitori:
  • «Non preoccupatevi affatto per noi. Siamo nelle mani del buon Dio, che ci ha preso sotto la sua protezione. Tutto ciò che vi chiedo è di pregare […] [che ci sia dato] coraggio sempre e ovunque di compiere sempre il suo santo volere, poiché questa è la nostra intera vita».
Al fratello:
  • «Al mio arrivo a Molokai ho affidato la mia salute al Signore, a sua Madre e a S. Giuseppe. Hanno il compito di preservarmi da questa terribile malattia».
Per mesi venne impossibilitato a confessarsi; scrisse in un’occasione:
  • «Se non avessi la presenza continua del Signore divino nella mia povera cappella non potrei perseverare nella decisione di condividere tutto con i lebbrosi […]. Sono felice e non ho nulla di cui lamentarmi: mentre devo aspettare che venga un confessore, mi confesso davanti al SS. Sacramento».
In una delle lettere inviate a casa scrisse:
  • «un’anima redenta dal sangue adorabile del nostro Salvatore divino […]. Se non posso curarli come ha fatto lui, almeno posso dare loro conforto e attraverso il santo ministero che egli nella sua misericordia mi ha donato, spero che molti di loro, curati dalla lebbra dell’anima, si possano presentare al tribunale celeste pronti per entrare nella società dei beati».
  • «Mi faccio lebbroso con i lebbrosi, confida. Quando predico, è l'espressione che uso: «Noi altri lebbrosi...» Potessi io guadagnarli tutti a Cristo!»
A un benefattore che lo lodava rispose:
  • «Sono un sacerdote povero e semplice che compie soltanto i doveri dettati dalla sua vocazione».
Nel 1887 scrisse che credeva di essere
  • il «missionario più felice del mondo », tali erano la gioia e la contentezza che i Sacri Cuori di Gesù e Maria gli profondevano. L’unica paura che gli restava era che la malattia gli impedisse di celebrare Messa, un «privilegio che è la più grande consolazione mia […] e di tanti sfortunati compagni che ogni domenica riempiono le mie due chiese».
«Il buon Dio sa cosa è meglio per la mia santificazione e pronuncio un onesto fiat voluntas tua ogni giorno». 

Preghiere a San Damiano de Veuster
O Signore, Tu hai infiammato il cuore del tuo servo, il Santo Damiano di Molokai, con un ardente amore per i sacri Cuori di Gesù e di Maria; lo hai riempito di zelo per l’Adorazione Eucaristica, e per il servizio ai lebbrosi di Molokai: ha donato tutto sé stesso a loro, ultimi fra gli ultimi, morendo lui stesso lebbroso tra i lebbrosi.
Come Lui, insegnaci a vivere generosamente, a servirti con amore fedele, a donarci senza riserve, a lavorare senza stancarci, annunciando il Tuo amore a tutti gli uomini senza pretendere nulla in cambio. Facci il dono di saper contemplare, vivere e annunciare, le meraviglie della tua infinita misericordia.

San Damiano, il tuo amore ha guarito tanti lebbrosi: prega e intercedi per noi perché siamo liberati dalla lebbra del peccato che distrugge la nostra anima; rendici capaci di accogliere il perdono di Dioche ci fa uomini nuovi, capaci come te di amare e di servire. San Damiano de Veuster, prega per noi!

Padre di misericordia che in San Damiano ci hai dato una sublime testimonianza di carità verso i più poveri ed abbandonati, concedi che anche noi, per sua intercessione, siamo spinti, per amore del Cuore del tuo Figlio, ad essere servitori dei fratelli più poveri ed emarginati. Per il nostro Signore …