04 maggio

San Floriano di Lorch Martire Patronato: vigili del fuoco

“Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?” (Sal 8,4-5).

Biografia
La notizia più antica su questo santo si trova in un atto di donazione dell'ottavo secolo. Verso la metà dello stesso secolo fu composta una «Passio», che ricalca quella di sant'Ireneo vescovo di Sirmio, ma che ha delle particolarità proprie; poco dopo il suo nome fu inserito nei codici del Martirologio Geronimiano e nel Martirologio di Lione.

Attraverso quindi i martirologi storici la sua festa è passata anche nel Romano, in cui è ricordata il 4 maggio, data tradizionale della sua morte. Secondo il racconto della passio, Floriano era un veterano dell'esercito romano che viveva a Mantem presso Krems.

Avendo saputo che Aquilino, preside del Norico Ripense, durante la persecuzione di Diocleziano, aveva arrestato a Lorch quaranta cristiani, desiderando di condividerne la sorte si recò in quella città. Prima di entrarvi, però, si imbatté in alcuni soldati, ai quali manifestò di essere cristiano; fu perciò arrestato e condotto dal preside, il quale non riuscendo a farlo sacrificare agli dei, lo fece flagellare e quindi lo condannò a essere gettato nel fiume Enns con una pietra al collo: la sentenza fu eseguita il 4 maggio 304. Il corpo del martire fu, in seguito, ritrovato e seppellito da una certa Valeria. (Avvenire)

La verità profonda della nostra esistenza è racchiusa in questo sorprendente mistero: ogni creatura, in particolare ogni persona umana, è frutto di un pensiero e di un atto di amore di Dio, amore immenso, fedele, eterno. - Benedetto XVI

Preghiera recitata dal Corpo dei Vigili del Fuoco 
in onore di Santa Barbara e San Floriano loro protettori .
O Dio che illumini i cieli e colmi gli abissi, fa che nei nostri cuori arda la fiamma del dovere e della generosità, e quando la sirena urla per le nostre contrade, ascolta il palpito dei nostri cuori, o Signore.
Di fronte ai roghi ad al furore delle acque, fa che il nostro intervento sia di conforto e di aiuto ai fratelli colpiti.
Fa che il nostro agire sia un continuo dono cordiale ed umile, capace di rafforzare in noi e in tutti gli uomini sentimenti ed azioni di sincera fratellanza.
Consci dei rischi che corriamo noi ci rivolgiamo a Te, o Signore, implorando che la Tua mano generosa ci sorregga ovunque.
E Voi, gloriosi martiri San Floriano e Santa Barbara intercedete presso Dio onnipotente protezione e salvezza per tutti gli uomini in servizio.
Iddio accolga nel suo regno quanti sono caduti nell'adempimento del loro dovere.