Giuseppe è una delle figure più importanti nel nostro cammino di fede eppure di lui sappiamo ben poco se non le scarne notizie che ci derivano dal vangelo. Ma sono più che sufficienti per capire la grandezza di quest'uomo.
Gesù non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname: con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell'uomo.
Nel Vangelo Gesù è chiamato
'il figlio del carpentiere'.
In modo eminente in questa memoria di san Giuseppe si riconosce la dignità del lavoro umano, come dovere e perfezionamento dell'uomo, esercizio benefico del suo dominio sul creato, servizio della comunità, prolungamento dell'opera del Creatore, contributo al piano della salvezza (cfr Conc. Vat. II, 'Gaudium et spes", 34). Pio XII (1955) istituì questa memoria liturgica nel contesto della festa dei lavoratori, universalmente celebrata il 1° maggio. (Mess. Rom.)'il figlio del carpentiere'.
“Come ogni essere umano, anche il credente è immerso nelle fatiche e nei dolori quotidiani, ma trova nella fede una lente che gli permette di vedere le stesse cose di sempre sotto una luce nuova. La fede non cambia il paesaggio, ma modifica lo sguardo dell’uomo” (G. K. Chesterton)
Omelia di Paolo Curtaz
Gesù è conosciuto come il figlio del carpentiere e probabilmente, anch'egli, come accadeva in tutte le famiglie dell'epoca, ha imparato il mestiere del falegname/carpentiere proprio nella bottega di suo padre. Cosa ci faceva Giuseppe a Nazareth? Uno dei figli di Erode, Erode Antipa, tetrarca della Galilea, aveva deciso di ricostruire una nuova capitale per il nord, Sefforis, ed aveva bisogno di manodopera. È bello sapere che Gesù era conosciuto per il mestiere che faceva! E oggi ricordiamo il valore del lavoro, soprattutto in questo momento di grande crisi in cui non è più il lavoro ad essere al centro delle scelte, ma il mercato. Festa nata in un contesto di lotta per i diritti dei lavoratori, la Chiesa ha introdotto in questa giornata la figura di Giuseppe lavoratore, per richiamare tutti, credenti o meno, al fatto che Dio stesso ha conosciuto la fatica e la gioia del lavoro. Il lavoro che, nella Bibbia, contribuisce a portare a compimento l'opera della Creazione, che rende simile l'uomo al Dio artefice, artista del Creato, che lo rende dignitoso. In questa prospettiva i cristiani continuano a richiamare il mondo dell'economia (invano!) al primato della persona sul profitto. Non smettiamo di combattere.Gesù non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname: con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell'uomo.
Preghiera a San Giuseppe per trovare lavoro
Caro San Giuseppe, come sei stato una volta di fronte alla responsabilità di fornire le necessità della vita a Gesù e Maria, guarda con paterna compassione verso di me nel mio attuale bisogno di mantenere la mia famiglia.Ti prego, aiutami a trovare un lavoro retribuito molto presto, in modo che questo pesante fardello di preoccupazione verrà tolto dal mio cuore e presto sarò in grado di provvedere a coloro che Dio ha affidato alle mie cure.
Beato San Giuseppe, patrono di tutti i lavoratori, ottienimi la grazia di lavoro.
Aiutami ad essere coscienzioso nel mio lavoro così che io possa dare totalmente cio’ che ho ricevuto.
Fa' che io possa lavorare in uno spirito di gratitudine e di gioia, sempre consapevole di tutti i doni che ho ricevuto da Dio che mi consentono di vivere serenamente.
Permettimi di lavorare in pace, pazienza e moderazione, tenendo a mente il conto che devo presentare un giorno di perdite di tempo e talenti inutilizzati, in modo fatale per l’opera di Dio.
Glorioso San Giuseppe, il mio lavoro può essere tutto per Gesù, tutto per mezzo di Maria, e tutto dopo il tuo esempio, santo nella vita e nella morte. Amen.