22 giugno

San Tommaso Moro Martire Patronato: Avvocati

“Dammi o Signore la grazia di lavorare alla realizzazione delle cose per cui prego.” San Tommaso Moro Martire

Uomo sereno e accogliente
Dicono che tutti gli uccelli di Chelsea (all’epoca sobborgo rurale di Londra) scendano a sfamarsi nel suo tranquillo giardino. Un indice della sua fama di uomo sereno e accogliente. Thomas More (questo il nome inglese), figlio di magistrato, è via via avvocato famoso, amministratore di giustizia nella City, membro del Parlamento. Dalla moglie Jane Colt ha avuto tre figlie e un figlio; alla sua morte, si risposa con Alice Middleton.

Vive la fede con fermezza e gioia
Ha imparato a Oxford l’amore per i classici antichi e lo condivide con Erasmo da Rotterdam, spesso ospite in casa sua. Scrive la vita dell’umanista italiano Giovanni Pico della Mirandola; ma sarà più famoso il suo dialogo Utopia, col disegno di una società ideale, governata dalla giustizia e dalla libertà. E’ un umanista che porta il cilicio, che studia i Padri della Chiesa e vive la fede con fermezza e gioia. Quando Lutero inizia la sua lotta contro Roma, il re Enrico VIII d’Inghilterra scrive un trattato in difesa della dottrina cattolica sui sacramenti, ricevendo lodi da papa Leone X e accuse da Lutero. A queste risponde Tommaso Moro, che Enrico stima per la cultura e l’integrità. Spesso lo consulta, gli affida missioni importanti all’estero. E nel 1529 lo nomina Lord Cancelliere, al vertice dell’ordinamento giudiziario. Un posto altissimo, ma pericoloso.

Siamo infatti alla famosa crisi: Enrico ripudia Caterina d’Aragona (moglie e poi vedova di suo fratello Arturo), sposa Anna Bolena, e giunge poi a staccare da Roma la Chiesa inglese, di cui si proclama unico capo. Per Tommaso Moro, la fedeltà esige la sincerità assoluta col re: anche a costo di irritarlo, pur di non mentirgli. E così si comporta. La fede gli vieta di accettare quel divorzio e la supremazia del re nelle cose di fede. Lo pensa, lo dice, perde il posto e si lascia condannare a morte senza piegarsi.
Incoraggia i familiari che lo visitano nella prigione della Torre di Londra e scrive cose bellissime in latino a un amico italiano che vive a Londra, il mercante lucchese Antonio Bonvisi:

"Amico mio, più di ogni altro fedelissimo e dilettissimo... Cristo conservi sana la tua famiglia". 

Bonvisi gli manda in prigione cibi, vini e un abito nuovo per il giorno dell’esecuzione (ma non glielo lasceranno indossare). Davanti al patibolo, è cordiale anche col boia che dovrà decapitarlo:

"Su, amico, fatti animo; ma guarda che ho il collo piuttosto corto", 

e gli regala una moneta d’oro. Poi, venuto il momento, dice alcune parole. "Poche", gli hanno raccomandato: e poche sono. Tommaso Moro invita a pregare per Enrico VIII, "e dichiarò che moriva da suddito fedele al re, ma innanzitutto a Dio".
Quindici giorni prima, per le stesse ragioni, è stato decapitato il suo amico John Fisher, vescovo di Rochester, che sarà canonizzato insieme a lui da Pio XI nel 1931. Ora la Chiesa li ricorda entrambi nello stesso giorno. (Domenico Agasso)

Pensieri di San Tommaso Moro
  1. “Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere.”
  2. “L’anima è immortale e destinata per volontà di Dio alla felicità.”
  3. “Umiltà, quella bassa, dolce radice, dalla quale tutte le virtù celestiali hanno origine.”
  4. “E' attraverso la ragione che le anime mortali si elevano fino ad amare ed adorare la maestà di Dio, alla quale siamo debitori non soltanto della nostra esistenza ma di qualsiasi felicità.”
  5. “Mi sembra che dovunque vige la proprietà privata, dove misura di tutte le cose è la pecunia, sia alquanto difficile che mai si riesca ad attuare un regime politico basato sulla giustizia o sulla prosperità.”
  6. “I numerosi grandi giardini del mondo, della letteratura e della poesia, della pittura e della musica, della religione e dell’architettura. tutti chiariscono al massimo il concetto: L’anima non può prosperare in assenza di un giardino. Se non vuoi il paradiso, non sei umano, se non sei umano, non hai un’anima.”
  7. “La povertà e il bisogno controllano gli animi più fieri e scoraggiano le ribellioni.”
  8. “Dammi o Signore la grazia di lavorare alla realizzazione delle cose per cui prego.”
  9. “I governanti sono sempre intenti a produrre nuove leggi, senza riuscire con questo a far chiarezza.”
  10. “Gli uomini: se qualcuno gioca loro un brutto tiro lo scrivono sul marmo, ma se si fa loro un favore, lo scrivono sulla sabbia.”
Preghiere di San Tommaso Moro
Preghiera del buonumore
Signore, donami una buona digestione e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un’anima semplice che sappia far tesoro di tutto ciò che è buono e non si spaventi alla vista del male ma piuttosto trovi sempre il modo di rimetter le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri, i lamenti, e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo ingombrante che si chiama “io”.
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo per scoprire nella vita un po’ di gioia e farne parte anche agli altri. Amen.

Beatitudini di San Tommaso Moro
Beati quelli che sanno ridere di se stessi, perché non finiranno mai di divertirsi.
Beati quelli che sanno distinguere una montagna da un ciottolo, perché eviteranno molti fastidi.
Beati quelli che sanno riposare e dormire senza trovare scuse: diventeranno saggi.
Beati quelli che sanno ascoltare e tacere: impareranno cose nuove.
Beati quelli che sono abbastanza intelligenti per non prendersi sul serio: saranno apprezzati dai loro vicini.
Beati quelli che sono attenti alle esigenze degli altri, senza sentirsi indispensabili: saranno dispensatori di gioia.
Beati sarete voi se saprete guardare seriamente le cose piccole e tranquillamente le cose importanti: andrete lontano nella vita.
Beati voi se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sgarbo: il vostro cammino sarà pieno di sole.
Beati voi se saprete interpretare sempre con benevolenza gli atteggiamenti degli altri, anche contro le apparenze: sarete presi per ingenui, ma questo è il prezzo della Carità.
Beati quelli che pensano prima di agire e che pregano prima di pensare: eviteranno tante stupidaggini.
Beati soprattutto voi che saprete riconoscere il Signore in tutti coloro che vi incontrano: avrete trovato la vera luce e la vera sapienza.

Meditazione scritta nella Torre di Londra
Concedimi, o Signore, la grazia di disprezzare le cose del mondo.
Di rivolgere solo a Te i miei pensieri.
Di non dipendere dal frastuono delle bocche degli uomini.
Di essere contento della solitudine.
Di non desiderare compagnie terrene.
Di sottrarmi poco a poco al mondo, così che la mia mente possa liberarsi della sua concitazione.
Di non desiderare di ascoltare frivolezze.
Che le fantasie del mondo possano suonare sgradite al mio orecchio.
Di pensare a Dio con letizia. Di invocarne l’aiuto misericordioso.
Di abbandonarmi al conforto di Dio. Di amarlo incessantemente.
Di riconoscere la mia viltà e la mia miseria. Di umiliarmi, arrendevole, alla potente mano di Dio.
Di pentirmi dei peccati commessi, sì da sopportare paziente le avversità per la loro remissione.
Di sopportare qui il mio Purgatorio. Di gioire nelle tribolazioni.
Di attraversare gli angusti sentieri che conducono alla vita.
Di portare la croce con Cristo. Di ricordare le cose supreme.
Di avere sempre davanti agli occhi la mia morte, che mi è sempre vicina.
Di non ritenere la morte a me estranea. Di meditare sempre sulle fiamme eterne dell’Inferno.
Di invocare il perdono di Dio prima che venga emessa la sentenza.
Di avere sempre in mente la passione che Cristo patì per me.
Di essergli incessantemente grato dei suoi benefici.
Di riscattare il tempo perduto. Di astenermi dalle vane ciance.
Di rifuggire dai divertimenti sciocchi. Di astenermi dagli svaghi inutili.
Di considerare nulle le perdite delle sostanze, degli amici, della libertà, di tutto, per la vittoria di Cristo.
Di considerare i miei più accaniti nemici come i miei migliori amici. Perché i fratelli di Giuseppe non avrebbero potuto mai fargli bene maggiore, con il loro amore ed il loro affetto, di quello che gli fecero con il loro odio e la loro malizia.
Queste meditazioni dovrebbero essere ritenute più preziose di tutti i tesori di tutti i principi e re cristiani e pagani, ammucchiati l’uno sull’altro.

Preghiera a San Tommaso Moro
O glorioso San Tommaso Moro, Patrono dei governanti, politici, giudici e avvocati, la tua vita di preghiera e penitenza e il tuo zelo per la giustizia, l'integrità e i principi fermi nella vita pubblica e familiare ti hanno portato sulla via del martirio e della santità. Intercedi per i nostri statisti, politici, giudici e avvocati, affinchè possano essere coraggiosi ed efficaci nella difesa e promozione della sacralità della vita umana, fondamento di tutti gli altri diritti umani. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

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