Nella giustizia contemplerò il tuo volto, al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)
Le ragioni della fede sono superiori a quelle del cuore.
Le sante Rufina e Seconda sono venerate come sante, vergini e martiri dalla Chiesa cattolica: benché la loro storicità sia attestata dall'antichità e dalla diffusione del culto (senza fonte), la loro storia è stata arricchita nel corso dei secoli da vari episodi leggendari.
Secondo la tradizione agiografica, Rufina e Seconda erano due giovani sorelle cristiane e il padre, il senatore Asterio, le aveva promesse in spose a due loro correligionari, Armentario e Verino.Questi ultimi, quando l'imperatore Valeriano diede nuovo impulso alle persecuzioni anticristiane, rinnegarono la loro fede, invitando anche Rufina e Seconda a farlo.
Di fronte al loro rifiuto, le denunciarono alle autorità: le giovani tentarono di fuggire e raggiungere l'Etruria, ma vennero arrestate e condotte dinanzi al prefetto Giunio Donato il quale, dopo averle sottoposte a vari tormenti per convincerle ad abiurare, le condannò a morte.
Le sorelle vennero condotte in un luogo chiamato Silva Nigra, sulla Via Cornelia, al nono miglio da Roma, dove Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu picchiata fino alla morte: in onore del loro martirio e di quello dei santi Marcellino e Pietro, il posto venne ribattezzato Silva Candida; la matrona Plautilla, avvertita in sogno, diede sepoltura ai corpi delle martiri.
Papa Giulio I, nel IV secolo, fece erigere una basilica che nel V secolo venne elevata a sede episcopale: la diocesi di Selva Candida, o di Santa Rufina, venne unita durante il pontificato di Callisto II (1119 - 1124) a quella suburbicaria di Porto, che assunse il nome di Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.
Preghiere alle Sante Rufina e Seconda
O gloriosissime vergini ed inclite martiri di Gesù Cristo, Rufina e Seconda, noi vi ringraziamo con tutto l'affetto del cuore delle grazie per mezzo vostro ottenute. Deh! per quella invitta intrepidezza con la quale vi serbaste sempre fedeli al vostro Sposo celeste e tra voi ancor più congiunte coi vincoli della grazia e della carità che con quelli della natura, unite sempre più i nostri cuori con Dio e col prossimo; comunicateci quella fortezza cristiana che rende superiori ad ogni ostacolo, fate che, costantemente fedeli agli obblighi del nostro stato sappiamo vincere noi stessi per venire un giorno a cantare eternamente le ineffabili misericordie del Cuore di Gesù.
O Dio onnipotente ed eterno, che hai dato alle sante martiri Rufina e Seconda la grazia di comunicare alla passione del Cristo, vieni in aiuto alla nostra debolezza, e come esse non esitarono a morire per te, concedi anche a noi di vivere da forti nella confessione del tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Altri Santi del giorno
Le ragioni della fede sono superiori a quelle del cuore.
Le sante Rufina e Seconda sono venerate come sante, vergini e martiri dalla Chiesa cattolica: benché la loro storicità sia attestata dall'antichità e dalla diffusione del culto (senza fonte), la loro storia è stata arricchita nel corso dei secoli da vari episodi leggendari.
Secondo la tradizione agiografica, Rufina e Seconda erano due giovani sorelle cristiane e il padre, il senatore Asterio, le aveva promesse in spose a due loro correligionari, Armentario e Verino.Questi ultimi, quando l'imperatore Valeriano diede nuovo impulso alle persecuzioni anticristiane, rinnegarono la loro fede, invitando anche Rufina e Seconda a farlo.
Di fronte al loro rifiuto, le denunciarono alle autorità: le giovani tentarono di fuggire e raggiungere l'Etruria, ma vennero arrestate e condotte dinanzi al prefetto Giunio Donato il quale, dopo averle sottoposte a vari tormenti per convincerle ad abiurare, le condannò a morte.
Le sorelle vennero condotte in un luogo chiamato Silva Nigra, sulla Via Cornelia, al nono miglio da Roma, dove Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu picchiata fino alla morte: in onore del loro martirio e di quello dei santi Marcellino e Pietro, il posto venne ribattezzato Silva Candida; la matrona Plautilla, avvertita in sogno, diede sepoltura ai corpi delle martiri.
Papa Giulio I, nel IV secolo, fece erigere una basilica che nel V secolo venne elevata a sede episcopale: la diocesi di Selva Candida, o di Santa Rufina, venne unita durante il pontificato di Callisto II (1119 - 1124) a quella suburbicaria di Porto, che assunse il nome di Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.
Preghiere alle Sante Rufina e Seconda
O gloriosissime vergini ed inclite martiri di Gesù Cristo, Rufina e Seconda, noi vi ringraziamo con tutto l'affetto del cuore delle grazie per mezzo vostro ottenute. Deh! per quella invitta intrepidezza con la quale vi serbaste sempre fedeli al vostro Sposo celeste e tra voi ancor più congiunte coi vincoli della grazia e della carità che con quelli della natura, unite sempre più i nostri cuori con Dio e col prossimo; comunicateci quella fortezza cristiana che rende superiori ad ogni ostacolo, fate che, costantemente fedeli agli obblighi del nostro stato sappiamo vincere noi stessi per venire un giorno a cantare eternamente le ineffabili misericordie del Cuore di Gesù.
O Dio onnipotente ed eterno, che hai dato alle sante martiri Rufina e Seconda la grazia di comunicare alla passione del Cristo, vieni in aiuto alla nostra debolezza, e come esse non esitarono a morire per te, concedi anche a noi di vivere da forti nella confessione del tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
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