“Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro. Ogni cattolico non può non essere allegro; la tristezza deve essere bandita dagli animi dei cattolici”.
Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati.
Si iscrive a diverse congregazioni e associazioni cattoliche, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna. Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell'assistenza degli ultimi. Muore di poliomelite fulminante il 4 luglio 1925. (Avvenire)
“Vivere, non vivacchiare!”
Biografia
Nasce nel 1901 a Torino in una famiglia della ricca borghesia: suo padre è Alfredo Frassati noto giornalista e la mamma è Adelaide Ametis affermata pittrice. In un periodo in cui Torino inizia un accentuato sviluppo imprenditoriale, Pier Giorgio viene a conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono gli operai.Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati.
Si iscrive a diverse congregazioni e associazioni cattoliche, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna. Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell'assistenza degli ultimi. Muore di poliomelite fulminante il 4 luglio 1925. (Avvenire)
“Vivere, non vivacchiare!”
Pensieri del Beato Pier Giorgio Frassati
- “Sei un bigotto?”, gli chiesero un giorno in Università, così come venivano scherniti i cattolici dai massonico-liberali, dai social-comunisti e dai fascisti. La sua risposta fu netta: “No. Sono rimasto cristiano”.
- “Ho provato come sono vere le parole di S. Agostino: Signore, il nostro cuore non ha pace finché non riposa in Te. Infatti stolto è colui che va dietro alle gioie del mondo perché queste sono sempre passeggere e arrecano dolori, mentre l’unica vera gioia è quella che ci dà la fede… La fede è per me la prima cosa e per essa farò qualsiasi sacrificio… Solo la fede ci dà la possibilità di vivere”.
- “Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità, non è vivere, ma vivacchiare… Anche attraverso ogni disillusione dobbiamo ricordare che siamo gli unici che possediamo la Verità”.
- “La fede datami dal Battesimo mi suggerisce con voce sicura: Date solo non farai nulla, ma se Dio avrai per centro di ogni tua azione allora arriverai fino alla fine”.
- “Io vi esorto, o giovani, con tutte le forze dell’anima, ad accostarvi il più possibile alla Mensa Eucaristica; cibatevi di questo Pane degli Angeli e di là trarrete la forza per combattere le lotte interne, contro le passioni e contro tutte le avversità!”.
- “Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri”.
- “Non bisogna dare degli stracci ai poveri!… Non dimenticare mai che, anche se la casa è sordida, tu ti avvicini a Cristo, che ha detto: il bene fatto a loro è fatto a Lui. Intorno al miserabile io vedo una luce che noi non abbiamo… Il nostro servizio fa maggior bene a noi che ai poveri… Dovunque si può sempre fare un po’ di bene”.
- “La pace sia nel tuo animo; ogni altro dono che si possegga in questa vita è vanità, come sono vane tutte le cose del mondo”.
- “La nostra vita, per essere cristiana, è una continua rinunzia, un continuo sacrificio, che però non è pesante, quando solo si pensi che cosa sono questi pochi anni passati nel dolore, in confronto all’eternità felice, dove la gioia non avrà misura e fine, dove godremo una pace che non si può immaginare”.
- “Bello è vivere in quanto al di là v’è la nostra vera Vita, altrimenti chi potrebbe portare il peso di questa esistenza? Se non vi fosse un premio alle sofferenze, un gaudio eterno, come si potrebbe spiegare la rassegnazione ammirabile di tante povere creature che lottano con la vita e spesse volte muoiono sulla breccia, se non ci fosse la certezza della Giustizia di Dio?”.
- “La vita degli onesti è la più difficile, ma è la più breve per raggiungere quella del Cielo… La morte, unico mistero, non guarda in faccia nessuno, e dissolverà il mio corpo e in poco tempo lo renderà in polvere. Ma, oltre al corpo, c’è l’anima a cui bisogna che dedichiamo tutte le nostre forze, perché possa presentarsi al Tribunale di Dio senza colpa… D’ora in poi cercherò di fare ogni giorno una piccola preparazione alla morte per non dovermi trovare impreparato in punto di morte e dover rimpiangere gli anni belli della gioventù, sprecati sul lato spirituale… La vita deve essere una preparazione continua per l’altra, perché non si sa mai il giorno e l’ora del nostro trapasso”.
- “Questa vita è breve; soltanto dopo viene la vera Vita, nella quale trionferà la Giustizia… Nel giorno il cui il Signore vorrà, ci ritroveremo insieme nella nostra vera Patria a cantare le lodi di Dio”.
- “L’avvenire è nelle mani di Dio e meglio di così non potrebbe andare”.
- “Che enorme valore ha l’essere in salute come lo siamo noi! Perciò la nostra salute deve essere messa al servizio di chi non ne ha, ché altrimenti si tradirebbe il dono stesso di Dio e la sua benevolenza”.
- “Non bisogna dimenticare che se gli esercizi fisici irrobustiscono il corpo, è necessario che altrettanto sani e forti principi morali affinino e irrobustiscano l’anima”.
- “Non chi subisce deve temere, ma chi usa la prepotenza. Quando Dio è con noi, non si deve aver paura di nulla e di nessuno… C’è Dio che ci difende e ci dà forza”.
- “Ci trattarono male, ma noi abbiamo risposto recitando il S. Rosario… Il mio testamento (il S. Rosario) lo porto sempre con me”.
Preghiera di un giovane
Signore Gesù, tu hai sempre mostrato un grande amore per i giovani. I Vangeli sono pieni di episodi che riguardano i giovani: il figlio del centurione, il giovane ricco, la figlia di Jairo, e in generale, i bambini. Per favore, riversa la tua grazia per aiutarmi nei miei anni di formazione e di crescita. Rendimi capace di trarre giovamento dalle cose buone della vita, evitando i molti baratri di questa generazione. Fa che io possa seguire l’esempio di giovani santi, come Pier Giorgio Frassati nel rimanerti devoto. Allo stesso tempo, aiutami a crescere per diventare un adulto, come Tu vuoi che io sia, così che io possa trovare e compiere la mia vocazione nella vita per il mio bene e quello degli altri, come anche per la Tua gloria. Amen
Preghiera di coloro che assistono i poveri
Gesù, Amante dei poveri, tu sei presente in mezzo a noi, nel più piccolo dei nostri fratelli e sorelle. Aiutaci a riconoscerTi in loro, e a venire in Tuo aiuto. Donaci l’abilità di vederTi e di servirti, come il Beato Pier Giorgio Frassati, il quale disse, "Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri". Grazie, Gesù, perché vieni a noi; fa che veniamo a Te, nascosto nei bisognosi che sono tra noi. Se sei affamato, lascia che ti sfamiamo. Se ti incontriamo assetato, lasciaci dissetarti. Se sei nudo, lasciaci vestirti. Se sei senza casa, lascia che ti ospitiamo. Se sei solo, lascia che ti visitiamo. Se sei malato o in prigione, lascia che ti confortiamo. Fa che la nostra comunione con te nella Messa continui a crescere attraverso il servizio dei poveri. Amen.
Preghiera di coloro che assistono i malati
Signore Gesù, siamo il Tuo Corpo mistico in terra. Se un membro del Tuo Corpo è malato tutto il Corpo soffre, dacci quella compassione per la tua gente che Tu hai dimostrato nel Tuo Ministero. E che il Beato Pier Giorgio Frassati imitava nel suo servizio ai poveri. Egli diceva, "nessun essere umano deve mai essere abbandonato". E la migliore carità è quella rivolta ai malati. Dacci, come lui l’aveva, il coraggio di affrontare le difficoltà e i pericoli, di prendere su se stessi le sofferenze degli altri, in aggiunta ai nostri propri bisogni, alle nostre preoccupazioni. Perché servendo i poveri noi serviamo Te Signore Gesù, che sei venuto non per essere servito ma per servire e per dare la Tua propria vita in riscatto per tanti. Amen
Preghiera dello studente
Beato Pier Giorgio, tu lo sai che vuol dire trascorrere ore e ore studiando i libri per poter superare gli esami, Tu anche comprendi l’importanza di fare il proprio meglio in classe per poter raggiungere una futura meta. Mostrami come offrire tutti i miei studi a Gesù, mio Maestro e Signore
Preghiera per un amico
Io vengo a te beato amico, perché tu puoi insegnarmi le vie della vera amicizia. Mostrami come divertirmi senza peccare, ridere con gli altri piuttosto che di loro, come seguire i buoni maestri e condurre i deboli seguaci. Aiutami Beato Pier Giorgio a condividere con i miei amici "l’unico augurio che può essere fatto da un vero amico ad un amico caro: La Pace del Signore sia sempre con te , poiché quando ogni giorno possederai la pace sarai veramente ricco".
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