11 giugno

Beata Maria del Sacro Cuore di Gesù (Maria Schininà Arezzo) Fondatrice

I Santi si fanno strada da soli, abbattono frontiere e steccati, per loro il criterio è sempre lo stesso: dove ci sono i poveri, lì c’è Gesù da soccorrere e amare.

Rifiuto delle vanità della vita
Maria Schininà, Fondatrice dell’Istituto delle Suore del Sacro Cuore, nacque a Ragusa il 10 aprile 1844, quinta di otto figli, da Giambattista Schininà dei Marchesi di Sant’Elia e dei Baroni di S. Filippo e del Monte e da Rosalia Arezzo  dei Duchi  di S. Filippo delle Colonne, una delle più quotate famiglie di Ragusa.  Fu educata dai genitori a profondi principi cristiani ed istruita nei rudimenti letterari (come era uso allora) dal precettore di famiglia.

Fino a 21 anni, favorita dalle agiatezze della società nobiliare e dalle sollecitazioni dell’età, assecondò il desiderio di volere emergere sulle coetanee, dandosi con trasporto, pur entro i limiti della morale, alla moda, alla danza e, soprattutto, alla musica. Tutto questo, però,  non le dava la piena felicità cui il suo cuore aspirava.

Alla morte del padre (1865) in lei si fanno strada  profonde riflessioni sulle vanità della vita.
Con coraggio invidiabile, rompe le leggi del conformismo e delle convenienze sociali e, smesso il suo nobile ed elegante vestiario, veste da popolana, da povera per andare a servire i poveri nelle dimore e nei quartieri più poveri della sua città, noncurante delle critiche e degli insulti da parte di parenti e amici del ceto nobiliare che la definivano: “pazza”.

Innamorata di Cristo, a Lui dedicò tutta la sua vita
Nel 1874 si associò all’Apostolato della Preghiera e si diede a  propagare con zelo la devozione e il culto al Sacro Cuore. Nel 1877 fu nominata Direttrice delle Figlie di Maria, opera svolta con  dedizione e impegno e che esercitò un benefico influsso  presso la gioventù ragusana.

La Madre dei poveri
La sua generosa carità verso i poveri, gli ammalati e gli abbandonati ed emarginati, se da una parte le procurava il disprezzo del ceto nobile , dall’altra parte  le faceva riscuotere lodi e ammirazione dal popolo che aveva trovato in lei  la madre, la sorella, la benefattrice. Volendo sfuggire a quanto la rendeva oggetto di ammirazione, voleva ritirarsi in un monastero di Clausura. Dissuasa da tale proposito dall’Arcivescovo di Siracusa e incoraggiata dallo stesso a continuare le opere di carità intraprese nella sua città, il 9 maggio 1889, insieme ad altre cinque giovani, diede inizio alla Congregazione delle Suore del Sacro Cuore, allo scopo di  continuare nel tempo, come avviene fino ad oggi, l’opera da lei iniziata. Attraverso la sua coraggiosa carità, i carcerati, gli ammalati, gli emarginati, gli sfruttati, gli ostinati, le famiglie dissestate, gli atei,  i poveri di ogni genere…, tutti  hanno incontrato e conosciuto l’amore del Cuore divino e lei poteva appagare il suo anelito di dissetare la “sete di Gesù  [che] è sete di anime” e “riparare l’amore [non accolto], non corrisposto” del Cuore di Cristo.

Affrontò con audacia e fede le difficoltà e i sacrifici di ogni giorno, inerenti alla fondazione. E’ morta l’11 giugno 1910, dopo avere raccomandato, e lasciato come testamento, alle sue Suore: “Amate, amatevi, amate il Cuore di Gesù, amate le anime”.  E’ stata Beatificata da  S.S. Giovanni Paolo II il 04 novembre 1990.

Preghiera della Beata Maria Schininà
Oh Amore! Oh Amore! Oh Gesù! Oh Dio! Oh Diletto! Oh Sposo nel Sacramento, come vivere senza amarti? Come senza il tuo amore vivere tranquilla? Oh che è freddo il mondo, le creature sono gelo. Tu, tu sei fuoco, fiamma, incendio, accendimi, bruciami, consumami. Vieni, fiamma eterna, penetra le midolla del mio spirito, deh fa che io spasimi e muoia d’amore.
Oh Bellezza eterna, Sposo bellissimo, sempre e dovunque bello! Bello in cielo in seno al Padre, Bello in seno alla Madre, Bello nelle fasce tremante bambino, Bello fra i panni fuggiasco in Egitto, Bello nel tempio come Dottore, Bello in Nazaret come artista, Bello nei miracoli, Bello nella predicazione, Bello alla cena dell’amore, Bello nell’orto fra le agonie, Bello sulla croce così aspra del prezioso tuo sangue sei bello, sei un botro di Cipro, sei bello sempre, assai bello, infinitamente bello: eternamente bello.
Ti contemplo, ti vedo, ti desidero, e sebbene non lo spero, pure sappi, amor mio, sappi che ti amo, ti amo, ti amo …
A fronte del tuo amore, è neve gelida il mio amore; ma io lo sento, vita mia io lo sento che ti amo, io presso a te vicina, il mio cuore pena per desiderio, oh se potessi abbracciarti, stringerti, baciarti, oh Gesù, oh Gesù, oh Amore, chi ti lascerebbe? Morte, morte, presto morte Gesù mio, uniscimi a te, presto cominci la vita eterna, di eterno amore.
Oh Amante appassionato, mi vuoi bene, e mi tieni lontana, mi ami, e non mi possiedi per sempre, mi desideri a te, e non mi uccidi … presto, presto, vieni, prendimi, toglimi la vita … oh dolce grande Dio, un giorno sarò con te; Dio del mio cuore, un giorno ti amerò senza potermi più allontanare, un giorno tu a me, io a te …      
Un giorno ti vedrò svelato nella piena tua bellezza, ti vedrò… oh Dio, ma quando, ma quando? Delizia del mio cuore, fa’ presto, vedi che piango, vedi che soffro, pietà di chi t’ama, compassione di chi ti brama.
L’amore è forte come la morte, una sola fiamma d’amore mi uccida … Ah mio Gesù, mi vuoi sulla terra, mi vuoi esiliata, ma qui non debbo venire che amando … oh Amore, dammi l’amore.
Io lo strappo, lo rubo a questo Cuore tuo, io lo rubo alle piaghe tue, margherite preziosissime di carità, io lo rubo al tuo sangue amabile, tutto sparso per me. Vestimi d’amore, nutriscimi di amore, insegnami amore, trasformami per amore.
E quando senti, Sposo adorato, e quando sarò ai piedi del tuo Altare, quando verrai a me nascosto, umiliato, esinanito, allora porta al mio petto fiamme e fuoco … allora, allora se ti piace, se vuoi, se mi ami, allora fammi morire d’amore; oh sorte; oh Gesù nel Sacramento!
Oh Sposo! Oh Amore! Amore.

Una frase al giorno della Beata Maria Schininà
  1. Amate il Sacro Cuore; è una devozione preziosa. Chi mette piede nella casa del Sacro Cuore deve essere tutto del Sacro Cuore. Tutti dobbiamo vivere e morire nel Sacro Cuore di Gesù.
  2. Guai a chi usa ed apprezza e si affida di più alla menzogna anzicché alla semplicità e alla fiducia in Dio!
  3. La prudenza ci rende capaci di giudicare e di regolare tutte le nostre azioni e di dirigerle verso il compimento della retta ragione illuminata dalla fede.
  4. Andiamo a Gesù come i bambini, allegre e fiduciose, anche in preda al dolore e alla tentazione! I bambini prendono forse ateggiamenti gravi dinanzi al Padre? Le anime piccole e umili devono vivere sotto lo sguardo di Gesù con ingenuo abbandono, parlargli senza ricercatezza e gettarsi sulle sue braccia senza timore.
  5. Figlie mie, amate, amatevi. Amate la Regola, amatevi come vere sorelle, amate le anime!
  6. Figlie mie, dinanzi a Gesù solennemente esposto non cercate libri. Gesù stesso è il miglior libro di ascetica e di mistica, da Lui apprendiamo tutta la scienza della santità!
  7. Se volete trovare la scienza vera, la troverete studiando al lume di quella lampada che notte e giorno brucia dinnanzi al Tabernacolo. Là troverete la scienza dei Santi, il coraggio, la forza ed ogni bene.
  8. Dimentichiamo le offese che possiamo ricevere come Gesù fa nei nostri riguardi: se tale armonia regnerà tra noi, allora vi sarà amore vero, tranquillità e pace.
  9. I poveri, gli ammalati e tutti i bisognosi sono le membra sofferenti di Cristo. La nostra dedizione ad essi è uno dei mezzi più efficaci per testimoniare al Signore la nostra riconoscenza ed il nostro amore.
  10. Mentre il mondo mi credeva felice e qualcuno chissà, forse anche mi invidiava, il mio cuore era immerso in una profonda amarezza. Tutto mi dava noia: il lusso, la musica, la società; e molto più mi riuscivano intollerabili i balli e le serate di una lunghezza senza fine.
  11. La preghiera, penetrata e fecondata dal sacrificio, attira l’effusione delle grazie redentrici. Abbiamo in mano queste chiavi per aprire il Paradiso a tutte le anime.
  12. La sete di Gesù è sete di anime! Oh! quante anime arrivano sull’orlo del sepolcro senza aver pensato alla vita eterna! Noi possiamo aiutare queste anime con la preghiera ed offrendo al buon Dio il nostro lavoro, i nostri sacrifici. Otterremo così ai moribondi lumi e forza per un ritorno fiducioso tra le braccia del Padre Celeste.
  13. Per quanto amiamo Dio non riusciremo mai ad amarlo quanto è amabile, perché la misura di amare Dio è di amarlo senza misura!
  14. Fare il bene, procurare la gloria di Dio, riparare l’amore non corrisposto, ecco la nostra passione; non dobbiamo concepire diversamente lo scopo della nostra vita religiosa!
  15. Vedete quanto è poco amato il Cuore di Gesù, com’è abbandonato! Preghiamo, compensiamo tanto suo amore mal corrisposto!
  16. Dio mettendo nel nostro cuore l’amore, ci ha fatti capace di ricambiare il suo amore per noi, e la nostra amicizia con Lui sarà perfetta quando in noi non ci sarà alcunchè di contrasto con la sua volontà.
  17. Le anime piccole ed umili devono vivere sotto lo sguardo di Gesù con ingenuo abbandono, parlargli senza ricercatezza e gettarsi sulle sue braccia senza timore.
  18. La santità consiste in una disposizione del cuore che ci rende umili e piccoli tra le braccia di Dio, coscienti della nostra debolezza e confidenti fino all’audacia nella sua bontà di Padre.
  19. Il puro amore cerca solo la gloria di Dio e il compimento della sua volontà. L’amore si rafforza con l’orazione, perché l’orazione è un esercizio di amore. Stiamo bene attente a saper pregare e a stare unite a Dio nell’orazione.
  20. Per farci santi è necessario che la nostra conformità alla volontà di Dio sia veramente totale; che nell’anima nostra non vi sia alcunchè di discorde con la volontà divina.
  21. Sia fatta la volontà di Dio: dobbiamo conformarci alla volontà di Dio, è Lui che permette tutto per il nostro bene eterno.
  22. Tutto è permesso da Dio... a noi tocca abbandonarci in Lui.
  23. L'amore è sacrificio, ecco la vera idea della vita religiosa: vita di pace, di letizia e di godimento, che si deve trovare ai piedi della croce quando si soffre per amore di Dio.
  24. Se dovessi scegliere o la consolazione senza la croce, o la croce senza la consolazione per il mio bene Spirituale e per far piacere a Gesù, preferirei la seconda.
  25. Ai tuoi piedi, piissima Madre mia Maria, Voglio vivere fino all’ultima ora di vita mia!
  26. Andiamo, andiamo dinnanzi al Tabernacolo e preghiamo. È Gesù che ci deve illuminare!
  27. Il Sacro Cuore di Gesù è il rifugio delle anime nostre. Nelle pene dobbiamo ricorrere a Lui con fiducia e dimorare in quel Cuore divino.
  28. Noi dobbiamo mettere tutte le nostre forze per santificarci, il Signore farà il resto; La sua bontà e misericordia sono infinite!
  29. Siamo povere, ma se il Sacro Cuore ci manda altri poveri da soccorrere, Egli provvederà a tutto...
  30. Andiamo a Dio con la semplicità dei piccoli che conoscono la loro incapacità. Egli dilaterà il nostro cuore per poter contenere il suo amore e tutte le grazie che abbiamo bisogno. Manteniamoci sempre piccoli e semplici.
  31. Le anime piccole ed umili devono vivere sotto lo sguardo di Gesù con ingenuo abbandono, parlargli senza ricercatezza e gettarsi sulle sue braccia senza timore.
 
Preghiera alla Beata Maria Schininà
O Dio, che nella Tua Provvidenza Ti compiaci di colmare dei Tuoi doni chi Ti è fedele, Ti ringraziamo per aver concesso alla Beata Maria Schininà la grazia di esercitare eroicamente la carità verso il prossimo specialmente nella pratica delle opere di misericordia.Fa che seguiamo i suoi esempi e poiché la veneriamo nostra Protettrice, concedici, per sua intercessione, la grazia che Ti domandiamo… la salute dell'anima e del corpo per meglio dedicarci, secondo il Tuo volere, al servizio dei fratelli sofferenti per la gloria del Tuo Regno. Amen. 3 Gloria al Padre

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