"La sua tenera verecondia è avvezza più al ritiro alla quiete che alla trattazione delle cose esteriori ed è da temere che non sappia compiere gli uffici del suo apostolato con la necessaria autorità". S. Bernardo
Monaco cistercense
Bernardo dei Paganelli nacque in data sconosciuta dalla famiglia nobile dei Paganelli di Montemagno, vicino Pisa.
Scelse la vita monastica dopo aver incontrato l’abate cistercense san Bernardo, fondatore dell’Abbazia di Chiaravalle, il più illuminato ecclesiastico della Chiesa occidentale di quel tempo, del quale divenne discepolo e amico.
Dopo aver retto da abate il monastero dei Santi Vincenzo e Anastasio alle Acque Salvie, eletto alla sede di Roma, si adoperò con impegno per difendere il popolo cristiano dell’Urbe dalle insidie dell’eresia e rinnovare la disciplina ecclesiastica.
Fu il primo cistercense a salire sul trono papale e resse la Chiesa otto anni e cinque mesi (1145 1153) in un periodo assai difficile. Dopo l'elezione dovette fuggire nottetempo da Roma per farsi incoronare, il 18 febbraio nel monastero di Farfa, sottraendosi così alle intimidazioni del popolo che, sobillato da agitatori come Arnaldo da Brescia, reclamava per Roma le libere istituzioni comunali con elezione diretta dei senatori.
Invitato da S. Bernardo, si prese a cuore la riforma della Chiesa e della curia romana; si adoperò per la difesa della cristianità contro la minaccia dei Turchi, promuovendo una crociata; presiedette a quattro concili (Parigi, Treviri, Reims e Cremona), promosse gli studi ecclesiastici, difese l'ortodossia, ed egli stesso seppe conciliare l'austerità della vita monastica con le esigenze della dignità papale.
Alla sua morte, avvenuta a Tivoli l'8 luglio 1153, il card. Ugo, vescovo di Ostia, così scriveva: "Immacolato emigrò dalla carne sua a Cristo".
Preghiera del Beato Eugenio III
Salve, Regína, mater misericórdiæ ; vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus éxsules fílii Hevæ. Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle. Eja ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. Et Jesum (caput inclinat), benedíctum fructum ventris tui nobis post hoc exsílium osténde. O clemens, o pia, o dulcis Virgo María.
Preghiera al Beato Eugenio III
O Dio, pastore eterno, ci hai donato il Beato Eugenio III che ha guidato il tuo popolo con la sollecitudine di un padre, dona alla tua Chiesa un papa a te accetto per santità di vita, interamente consacrato al servizio del tuo popolo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Altri Santi del giorno
Monaco cistercense
Bernardo dei Paganelli nacque in data sconosciuta dalla famiglia nobile dei Paganelli di Montemagno, vicino Pisa.
Scelse la vita monastica dopo aver incontrato l’abate cistercense san Bernardo, fondatore dell’Abbazia di Chiaravalle, il più illuminato ecclesiastico della Chiesa occidentale di quel tempo, del quale divenne discepolo e amico.
Dopo aver retto da abate il monastero dei Santi Vincenzo e Anastasio alle Acque Salvie, eletto alla sede di Roma, si adoperò con impegno per difendere il popolo cristiano dell’Urbe dalle insidie dell’eresia e rinnovare la disciplina ecclesiastica.
Fu il primo cistercense a salire sul trono papale e resse la Chiesa otto anni e cinque mesi (1145 1153) in un periodo assai difficile. Dopo l'elezione dovette fuggire nottetempo da Roma per farsi incoronare, il 18 febbraio nel monastero di Farfa, sottraendosi così alle intimidazioni del popolo che, sobillato da agitatori come Arnaldo da Brescia, reclamava per Roma le libere istituzioni comunali con elezione diretta dei senatori.
Invitato da S. Bernardo, si prese a cuore la riforma della Chiesa e della curia romana; si adoperò per la difesa della cristianità contro la minaccia dei Turchi, promuovendo una crociata; presiedette a quattro concili (Parigi, Treviri, Reims e Cremona), promosse gli studi ecclesiastici, difese l'ortodossia, ed egli stesso seppe conciliare l'austerità della vita monastica con le esigenze della dignità papale.
Alla sua morte, avvenuta a Tivoli l'8 luglio 1153, il card. Ugo, vescovo di Ostia, così scriveva: "Immacolato emigrò dalla carne sua a Cristo".
Preghiera del Beato Eugenio III
Salve, Regína, mater misericórdiæ ; vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus éxsules fílii Hevæ. Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle. Eja ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. Et Jesum (caput inclinat), benedíctum fructum ventris tui nobis post hoc exsílium osténde. O clemens, o pia, o dulcis Virgo María.
Preghiera al Beato Eugenio III
O Dio, pastore eterno, ci hai donato il Beato Eugenio III che ha guidato il tuo popolo con la sollecitudine di un padre, dona alla tua Chiesa un papa a te accetto per santità di vita, interamente consacrato al servizio del tuo popolo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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